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30 Aprile FINE RESTRIZIONI, anzi NO, anzi forse una parte.

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In Italia non si riescono mai a capire le disposizioni dal governo, cosa si possa e cosa non si possa fare, SONO MAESTRI nell’ARTE di MIMETIZZARSI e nel CONFONDERE i CITTADINI, ma ormai sappiamo che non é casuale, anzi é ben studiato a tavolino.

La fine dell’obbligo di indossare le mascherine al chiuso, fissata per ora al 30 aprile 2022, si avvicina e il governo si sta interrogando sul da farsi a partire dal primo maggio. La decisione verrà presa nei prossimi giorni in base all’evoluzione dei dati epidemiologici sui contagi da Covid-19, ed è in discussione l’ipotesi di non rinnovare l’obbligo nei luoghi chiusi, anche potrebbe rimanere la RACCOMANDAZIONE di indossarla in caso di assembramenti.

Stando alle dichiarazioni, è probabile che dal primo maggio scatterà lo stop alle mascherine nei supermercati, nei centri commerciali, nei negozi e così via, ma rimarrà obbligatorio indossare a bordo dei mezzi di trasporto e nei cinema, teatri e discoteche, almeno fino a giugno o a fine maggio, e nelle scuole, dove già da ora è previsto che studenti e insegnanti la indossino fino al termine dell’anno scolastico. A parte sui mezzi, dove è probabile che rimanga obbligatoria la Ffp2, in questi casi è possibile che venga mantenuta la mascherina chirurgica. L’incognita rimane per gli uffici e, in generale, per i luoghi di lavoro, dove si ipotizza che verrà mantenuto l’obbligo ma anche solo con la chirurgica. A definire i particolari saranno gli esperti a cui il ministro Speranza chiederà consiglio, che poi valuterà insieme al premier Mario Draghi e ai colleghi di governo.

Altro futuro incerto dal primo maggio è quello del Green pass. A tal proposito, il sottosegretario Andrea Costa ha ribadito che i criteri non cambieranno: «Di fatto c’è sempre, solo che non verrà più richiesto per nessun tipo di attività, e noi confidiamo e auspichiamo che non ce ne sia più bisogno.

Non sparisce – ha precisato -, semplicemente non viene più richiesta e non viene più utilizzata, così come peraltro accaduto con la struttura commissariale: non c’è più il commissario straordinario (il generale Francesco Paolo Figliuolo, ndr) ma c’è sempre una struttura pronta per l’evenienza». In previsione dell’estate (la terza dall’inizio del Covid), secondo Costa è importante «lanciare messaggi di fiducia e di speranza ai cittadini, e io credo che ci sono le condizioni per un’estate senza restrizioni, dopo due anni di regole, soprattutto dopo che gli italiani si sono vaccinati, e hanno rispettato tutte le indicazioni del governo».

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