58 secondi per capire la MALVAGITÀ degli USA - Italiador
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58 secondi per capire la MALVAGITÀ degli USA

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Madeleine Albright, cecoslovacca di origine ebraiche é nata il 15 Maggio 1937 e morta il 23 Marzo 2022, é stata un diplomatico e politologo americano che ha servito come 64° Segretario di Stato USA dal 1997 al 2001, sotto la presidenza di Bill Clinton. Membro del Partito Democratico, Albright è stata la prima donna a ricoprire tale carica.

Nel video di 58″ che presentiamo, la giornalista Ed Bradley di “60 Minutes”, una delle trasmissioni televisive di maggior successo, ha intervistato la Albright e chiede qualcosa di veramente scottante relativamente alla guerra voluta dagli USA contro l’Iraq.

La giornalista Ed Bradley:

“Abbiamo sentito che mezzo milione di bambini sono morti, voglio dire che sono più bambini di quelli che sono morti a Hiroshima, e… ne é valsa la pena?”

Ex segretario di stato Madeleine Albright:

“Penso che questa sia stata una scelta molto difficile, ma il prezzo, pensiamo che ne sia valsa la pena.

La minaccia militare dell’Iraq per i suoi vicini è notevolmente diminuita.

La maggior parte dei suoi missili è stata distrutta. Il comportamento e le intenzioni dell’Iraq devono cambiare, prima che le nostre politiche possano cambiare. Altrimenti permetteremo allo scorpione che ci ha morso una volta, di morderci di nuovo.

A coloro che chiedono quanto durerà la nostra determinazione, per quanto tempo ci opporremo all’intransigenza irachena, per quanto tempo insisteremo perché vengano rispettati gli standard della comunità internazionale, la nostra risposta è: tutto il tempo che ci vorrà.”

Trentadue anni fa l’operazione “Desert Storm”

La più grande offensiva militare dal 1945 partì la notte del 17 gennaio 1991 con il bombardamento di Baghdad.  L’operazione “Desert Storm”, fu messa in atto da una coalizione guidata dagli Stati Uniti che comprendeva in prima linea Paesi europei come Francia e Inghilterra, ma anche nazioni come Arabia Saudita, Egitto, Siria a cui si aggiunsero due paesi che non dichiararono formalmente guerra all’Iraq: Italia e Canada.

In totale gli Stati che appoggiarono l’uso della forza per la liberazione del Kuwait (ndr in realtà si trattava di difendere Israele, i suoi interessi nell’area mediorientale e proteggere il territorio saudita) furono trentacinque.

L’Urss, nel suo ultimo anno di vita, rimase neutrale ma critica nei confronti dell’operazione. Due giorni dopo la scadenza dell’ultimatum imposto al rais Saddam  Hussein, che aveva invaso il  Kuwait  nell’agosto del 1990, l’immensa forza offensiva aerea della coalizione si metteva in moto.  A nulla erano serviti gli sforzi diplomatici delle Nazioni Unite, fortemente influenzati dagli USA.

Nel 2003 i servizi segreti americani e tedeschi, a seguito di una falsa soffiata di un iracheno oppositore al regime di Saddam, diedero l’avvio alla seconda guerra del golfo. Il pretesto ufficiale fu la presenza di ARMI BIOLOGICHE (ndr quelle che sono state prodotte ultimamente proprio dagli USA in Cina ed Ucraina).

Ma le presunte armi di distruzione di massa NON furono mai trovate, nonostante la disponibilità di Saddam di far ispezionare liberamente luoghi e laboratori  agli ispettori americani ed internazionali.

CONCLUSIONE
Gli USA ed il suo codazzo di nazioni, hanno voluto credere che ci fosse un pericolo per la comunità internazionale, in realtà era tutto pianificato. Motivi politici, strategici, economici, limitazioni della libertà in nome della sicurezza ed altro ancora, hanno motivato l’uccisione di centinaia di migliaia di civili ed hanno provocato morti, feriti e traumi agli stessi soldati americani.
La sig.ra Albright alla domanda: “se ne valeva la pena ammazzare cinquecentomila bambini, rispondeva che era doloroso, ma era un prezzo da pagare.”
Chissà però se lei ha pagato il prezzo del biglietto per l’Inferno!?

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