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5G, con la banda 700 MHz, sarà più facile entrare all’interno degli edifici

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Con l’ingresso del mese di Luglio 2022, arriva ufficialmente la svolta per lo sviluppo delle reti 5G in Italia: le emittenti televisive hanno infatti completato la liberazione delle frequenze in banda 700 MHz, che adesso sono quindi utilizzabili per la tecnologia 5G dagli operatori di telefonia mobile, in particolare da TIM, Vodafone e Iliad.

In questi quasi 4 anni gli operatori hanno dovuto aspettare che le emittenti televisive attuassero il piano di refarming della banda di frequenze a 700 MHz, precedentemente utilizzate dalla TV digitale terrestre, cioè la riassegnazione delle frequenze di questa banda per fare in modo che le TV potessero rilasciarla entro e non oltre il 30 Giugno 2022

Nonostante le frequenze per il 5G siano state liberate in tempo per la scadenza del 30 Giugno 2022, si ricorda che il passaggio definitivo alla cosiddetta Nuova TV Digitale con il nuovo standard tecnologico di trasmissione del digitale terrestre, il DVB-T2 (a cui in futuro potrebbe essere affiancata anche la codifica HEVC), è attualmente previsto a partire dal 1° Gennaio 2023.

Come già accennato, l’asta italiana ha assegnato le frequenze della banda 700 MHz solo a Iliad, Vodafone e TIM, che possono quindi cominciare ufficialmente ad utilizzarle per incrementare la copertura delle loro reti 5G, che nel frattempo in questi anni sono state lanciate in alcune città utilizzando le altre frequenze acquisite.

Questa banda di frequenze è fondamentale poiché permetterà, soprattutto nelle città, di attraversare meglio gli ostacoli e di riuscire a portare la connettività 5G anche all’interno degli edifici (cosa che con le altre frequenze utilizzate dal 5G è più difficile), in maniera similare a quanto già avvenuto con la banda a 800 MHz per le reti 4G.

Si ricorda infine che al momento praticamente tutti gli operatori, per le loro reti mobili di quinta generazione, sfruttano lo standard 5G Non-Standalone (NSA), che significa letteralmente “non autonomo”, poiché è ancora necessario appoggiarsi agli apparati esistenti del 4G, in attesa che si possa diffondere lo standard Standalone (SA), il quale sfrutterà in toto le caratteristiche del 5G.

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