Covid-19 e Crisi Ucraina, casualità o programma predittivo? - Italiador
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Covid-19 e Crisi Ucraina, casualità o programma predittivo?

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Un nostro affezionato lettore ci segnala una strana coincidenza, che riguarda la scelta cromatica di gran parte della propaganda Covid-19 degli ultimi due anni. I colori dominanti sono il Blu ed il Giallo, naturalmente per pura casualità, gli stessi della bandiera ucraina. Ma potrebbe essere invece “comunicazione predittiva”?

Facciamo un esempio: state guardando un film e c’è uno stadio pieno zeppo di persone. Come avrà fatto la produzione cinematografica a creare una folla così immensa? Beh, quali sono le soluzioni ovvie che vi vengono in mente? Sono state assunte migliaia di comparse, trasportate, truccate, vestite, nutrite (e pagate). Oppure, come ci si aspetterebbe da un film moderno, si è ricorso all’uso della computer grafica e degli effetti speciali, duplicando un piccolo gruppo di persone o creandole da zero in 3d.

Avete ignorato l’ipotesi che la folla sia formata da migliaia di manichini gonfiabili, anonimi, statici e con delle raccapriccianti maschere di plastica attaccate in faccia.

La Inflatable Crowd Company, è un’azienda di Hollywod che si occupa di fornire migliaia di manichini gonfiabili per le scene che richiedono la presenza di una larga folla. Qualche migliaio di pupazzi in PVC, aria compressa, dei vestiti scadenti, maschere di gomma ed il gioco è fatto (ed anche a basso prezzo).

Come mai non si vedono?
I fattori sono principalmente tre. Prima di tutto quelli tecnici. Questi manichini si utilizzano nelle scene di massa, dove il soggetto in primo piano cattura l’attenzione e l’occhio non si sofferma sullo sfondo. Altro metodo per nasconderli alla vista è utilizzare una profondità di campo molto ristretta, che in parole povere significa avere i protagonisti a fuoco e lo sfondo molto sfocato in modo da non vederne i dettagli.

Ma il fattore che più aiuta i cineasti a nascondere i loro “trucchetti” è un altro. Ovvero il meccanismo che porta a vedere cose che non esistono. No, non significa che si è tutti impazziti, si tratta semplicemente di un meccanismo inconscio della mente.

Svariate ricerche hanno dimostrato come il cervello “riempia gli spazi” vuoti del campo visivo reperendo le informazioni mancanti dalla memoria. Questo significa che se si vede chiaramente un pezzettino di folla si darà per scontato che anche il resto sia folla vera (questa è una tra le tante forme di controllo mentale abitualmente usate e abusate). 

Questo meccanismo è chiamato “codifica predittiva” e dimostra come il cervello predica letteralmente le informazioni che gli stanno per arrivare. 

Come spiega il Dott. Lars Muckli dell’istituto di neurorscienze e psicologia di Glasgow:

“Cerchiamo sempre di anticipare quello che vedremo, sentiremo o proveremo tra poco. Se alcune parti di un’immagine sono nascoste alla nostra vista, avremo comunque un’idea ben precisa di come potrebbe essere l’immagine completa. Quando parte di un oggetto è nascosto o mancante il nostro cervello utilizza la nostra esperienza per ricostruire le parti invisibili.”

C’è un altro fattore, in ogni produzione cinematografica, niente viene messo lì per caso, per motivi che vanno oltre la comune comprensione. In certe scene sono letteralmente le immagini a parlare, accompagnate da sottofondi musicali, silenzi, o suoni, poi dipende dal genere di film.

In altri casi i messaggi veicolati possono assumere ulteriori significati, dei veri e propri messaggi in codice, fatti apposta per non essere captati da un normale pubblico, perchè in realtà sono destinati e rivolti solo ad una stretta cerchia.

Di conseguenza esiste un aspetto simbolico occulto, qualsiasi cosa venga mostrata in un film, in un TG, in un talk-show e così via, può avere contemporaneamente diversi significati, che raggiunge i vari livelli di conoscenza e coscienza.  

Nel nostro caso le comunicazioni color BLU e Giallo concernenti il Covid-19 potrebbero essere una “codifica predittiva” per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla futura occupazione dell’Ucraina?

Con riferimento al possibile condizionamento delle menti, potete farvi un’idea in questo breve filmato, tratto dal divertente film con Will Smith dal titolo: “Focus, niente é come sembra” (durata 1’41”)

 

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2 comments

  1. Edoardo Fumagalli

    Un classico

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    • Si dice che nulla sia casuale …. però a dire certe cose si diventa complottisti, come sostengono i “F*CK CHECKERS”

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