Caro carburante, continuano gli aumenti e il gasolio supera la benzina: 2,3 euro al servito.
Durante il fine settimana tutte le forze politiche – tanto più dopo che il ministro Roberto Cingolani ha parlato di aumenti “ingiustificati” e “truffa” – hanno chiesto al governo Draghi di intervenire sulle accise, che insieme all’Iva valgono più del 60% dell’esborso finale per l’automobilista (55% circa per il gasolio)
Continuano gli aumenti sulla rete carburanti. Secondo le rilevazioni di Quotidiano Energia “la media nazionale” del gasolio “supera di poco la benzina” posizionandosi a 2,33 euro al litro in modalità servito contro i 2,32 della benzina e 2,22 euro al self contro i 2,217 della benzina.
Salgono anche Gpl e metano auto. Si conferma lo scollamento dai prezzi della materia prima: il prezzo del petrolio, dopo la corsa degli scorsi giorni, è infatti in calo, con il Brent a quota 110 dollari, -2,3%.
In Sardegna gli autotrasportatori sono di nuovo in sciopero e hanno organizzato un presidio davanti al porto di Cagliari: lamentano di lavorare in perdita. Coldiretti dal canto suo lamenta che gli aumenti hanno “un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa di consumatori” con il rischio di “alimentare psicosi, accaparramenti e speculazioni“.
Vista l’uscita del ministro della Transizione, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine contro ignoti, senza indagati e senza ipotesi di reato, per “verificare le ragioni” degli aumenti ed individuare eventuali responsabili.
Insomma siamo alle solite FURBATE di qualcuno. Aperto un fascicolo, chiuso il fascicolo e … avanti così!