Stefan Denaerde: "Ho incontrato gli Extraterrestri" - Italiador
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Stefan Denaerde: “Ho incontrato gli Extraterrestri”

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Era l’estate del 1967 l’ingegnere olandese Stefan Denaerde, il cui vero nome é Adrian Beers, ebbe il suo incontro ravvicinato. Denaerde era in vacanza con sua moglie Miriam e i suoi tre figli e stava navigando nel Mare del Nord a largo di Oosterchelde con un veliero di 16 metri.

L’incontro fu in realtà uno scontro: l’imbarcazione urtò qualcosa di solido, ma invece di uno scoglio affiorante l’uomo vide davanti a sé un oggetto metallico largo circa 15 metri.

In acqua trasportato dalla corrente, un corpo “umano” si avvicinò silenziosamente, apparentemente senza vita e col dorso rivolto verso l’alto.

Fu così che iniziò l’incontro di Denaerde e famiglia, con una civiltà extraterrestre proveniente dal pianeta chiamato Iarga.

Otto creature umanoidi alte circa 140 cm, a distanza sembravano molto simili ad uomini, l’unica cosa che nell’oscurità li differenziava erano le gambe molto più corte delle nostre e le loro braccia che arrivavano quasi alle ginocchia.

Con suo enorme stupore sentì gli esseri umanoidi parlare una lingua quasi umana, solo leggermente più sgraziata e dal tono metallico, ma non riuscì a comprendere cosa dicessero.

Li osservò parlottare tra loro ed usare uno strumento al polso che sembrava regolare la loro voce; al termine, una delle creature riprese a parlare e Denaerde si accorse che aveva iniziato a pronunciare delle parole conosciute, come se fosse una lingua antecedente il suo olandese.

Man mano che la creatura parlava e che l’uomo cercava di interagire con loro quel dispositivo regolava i termini e dopo alcuni minuti fu in grado di comprendere il senso di gran parte delle sue parole.

Gli Iargani sono umanoidi robusti, con arti simili a quelli dei gorilla e un abbozzo di criniera dietro la nuca; la testa sembra un incrocio tra quella umano e quella di un cavallo anche se appiattita.

La pelle varia di colore da sfumature di vaniglia ad un marrone molto scuro. Le mani hanno quattro dita molto lunghe e sottili. Gli occhi sono più grandi di quelli terrestri e sono di colore blu o marrone.

Denaerde si protrasse per due giorni all’interno del loro disco volante, dove gli spiegarono da dove provenivano, come si articolava la loro società e perché alcuni di loro avevano delle basi sui fondali oceanici del nostro pianeta.

Dissero di provenire dal pianeta Iarga e l’uomo identificò la posizione spaziale del pianeta a circa 10 anni luce di distanza, probabilmente nel sistema stellare Epsilon Eridani.

Se la Terra viene descritta come un pianeta blu, Iarga sarebbe un pianeta verde dalla luce soffusa: il pianeta sarebbe completamente ricoperto di nubi che filtrerebbero i raggi della stella e sulla superficie ci sarebbe solo un pallido crepuscolo.

Iarga sarebbe più grande del nostro pianeta, avrebbe anche due grandi anelli concentrici come Saturno e avrebbe anche una grande luna.

La civiltà Iargana, secondo l’addotto, è ad un livello di sviluppo tecnologico, mentale e sociale molto più avanzato del nostro. La struttura sociale è molto simile alla nostra, così come lo stile di vita: secondo Stefan Denaerde gli Iargani insegnerebbero agli esseri umani da secoli come impostare la società e i valori alla sua base; per questo ci sarebbero molte somiglianze con gli insediamenti umani.

I centri abitati sarebbero costituiti da cilindri metallici di circa 300 m di diametro per 100 di altezza all’interno dei quali gli iargani vivrebbero in grandi comunità. Si sposterebbero su sistemi a rotaia magnetica e i veicoli assomiglierebbero a treni dalla forma di torpedine.

La politica si baserebbe su un governo mondiale di quattro saggi che curano gli interessi ed il benessere dell’intera collettività..

Non esisterebbero denaro o proprietà private, ma un sistema di equità di risorse, un sistema di leggi per il bene comune e la partecipazione di ogni individuo allo sfruttamento dei materiali.

Da ciò che emerge del lungo rapporto di Denaerde la specie umana non sarebbe frutto di un’evoluzione come spiegata da Darwin, ma di un progetto extraterrestre che purtroppo sta fallendo.

Gli Iargani e altre poche razze extraterrestri seguirebbero l’essere umano sin dagli albori insegnando loro i principi di uguaglianza, collaborazione e fratellanza; purtroppo loro ritengono che la società terrestre sia un’aberrazione della loro perché, nonostante lo sviluppo tecnologico, si sta impegnando costantemente a calpestare i propri simili e a danneggiare il pianeta che gli permetta la vita.

La loro presenza sul nostro pianeta sarebbe giustificata dal fatto che loro continuino a studiare la nostra evoluzione e cerchino di intercedere con alcuni nostri rappresentanti affinché raggiungano la pace spirituale necessaria all’evoluzione.

In Italia il suo libro “Ho incontrato gli extraterrestri” é edito da Edizioni Mediterranee

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