L’enorme aumento di comunicazioni wireless provoca una maggiore esposizione a campi elettromagnetici investendo principalmente il cervello, che è l’organo più vicino e più esposto, in particolare dal lato in cui viene appoggiato il telefono.
Il rischio di tumore cerebrale, in primo luogo il glioma del lobo temporale risulta triplicato nei soggetti che usano un telefono wireless per più anni, ed è anche maggiore nelle persone che hanno iniziato ad usare il cellulare prima dei venti anni, a causa della maggiore sottigliezza delle ossa del cranio e del minore volume del cervello negli adolescenti.
Il Prof Hardell del dipartimento di oncologia dell’Universita di Orebro, Svezia, in accordo con l’AIRC, afferma che i medici dovrebbero dare un chiaro segnale di allarme riguardo la presenza di questo rischio, e discutere con i pazienti le misure precauzionali da prendere.
Queste precauzioni includono: privilegiare l’uso dell’altoparlante viva-voce del cellulare, l’auricolare “wired” (con il filo) piuttosto che il telefono appoggiato sulla zona temporale e auricolare senza filo (bluetooth” e magari abituarsi a usare in misura maggiore i messaggi di testo invece delle chiamate telefoniche.