Mentre il Governo accusa i benzinai di truffa, scatenando lo stato di agitazione della categoria che ha proclamato lo sciopero di due giorni il 25 e 26 gennaio 2023, con presidio sotto Palazzo Montecitorio, sui social ritornano in auge, vecchie immagini della truffa del telecomando del contatore scoperta dalla Guardia di Finanza nel 2019.
Il contatore girava regolarmente, ma il carburante anziché finire nel serbatoio del cliente rimaneva nella cisterna del benzinaio.
I benzinai sono sempre stati al centro dell’attenzione, per le frequenti azioni speculative ed illecite a danno dei consumatori.
Molti ricorderanno ad esempio le inchieste video che documentavano come un litro di carburante fosse in realtà diverso nei singoli distributori, ovvero pagavi per un litro ma ciò che veniva erogato era un volume inferiore con scarti fino a 35% in meno di quello atteso e pagato.
Ora i benzinai si sentono infangati, sotto mira e non ci stanno, a loro piace atteggiarsi ad oneste vergini dimenticando spudoratamente le truffe perpetrate dalla categoria negli ultimi decenni.
Ne potremmo raccontare di cotte e di crude, ma preferiamo non inoltrarci in spiacevoli testimonianze, a noi basta essere solo dei portavoce che invitano gli utenti automobilisti ad aprire gli occhi per tentare di non farsi truffare.
P.S. Il video é del 2019