La super-modella e sex symbol Emily Ratajkowski annuncia la gravidanza, la sua prima, approfittandone per lanciare un messaggio sull’identità di genere. Lo fa in un vero e proprio saggio, pubblicato ieri su Vogue ed accompagnato da un breve film girato da Lena Dunham.
“Non vogliamo sapere il genere finché nostr* figli* non avrà 18 anni e allora “loro” (in inglese si usa spesso la terza persona plurale per indicare un sesso non definito) ci faranno sapere”. La modella asserisce che lei e il marito, Sebastian Bear-McClard, intendono essere una coppia “progressista”.
“Ho sognato di te per la prima volta la scorsa notte” scrive la Ratajkowski nel suo saggio per Vogue, rivolta a suo/a figlio/a. “Ti stiamo aspettando, chiedendoci chi sarai [in futuro]”. Ossia, quale tipo di identità il nascituro (o nascitura) deciderà di assumere, a prescindere dalle preferenze dei genitori.
Il tipo di posizione della super-modella non è inedita: già da molti anni diversi personaggi famosi si sono detti a favore di un orientamento non-binario per quando concerne i loro figli, già nati e futuri. Questo comprende ovviamente anche un eventuale aderenza a una delle varie branche della cultura LGBTQ+.
Nel saggio la modella si dice preoccupata che se il nascituro sarà un maschio, dovrà vedersela con “la posizione di potere [da lui occupata] nel mondo in quanto uomo bianco”. Se sarà invece una femmina, dovrà fare esperienza “di una misoginia subconscia e interiorizzata”. Le prospettive sembrano cupe in ogni caso.
Fonte: Andrea Campana – 27 Ottobre 2020
ndr – Pensiero della redazione – Ma da quale pulpito dobbiamo accettare suggerimenti ed insegnamenti, da Emily Ratajkowski? È proprio vero che il Mondo si é rivoltato.
🙏 Almeno sia salva l’anima ❗
Queste povere ed innocenti creature, attualmente, sono esposte più che mai. Genitori sciagurati.
Se a 18 anni decide di cambiare sesso, e chi se ne frega. š per legge maggiorenne. Non mi piacciono invece le forzature. Come l’arreso dei genitori contrari quando sono minori, l’arresto di personaggi contrari al sistem gender, ecc… E ahi campi per trans per minori
Che ognuno faccia quello che vuole quando LEGALMENTE lo può fare, MA bisogna mettere un freno alla propaganda specie se procurata da gente di DUBBIA MORALITÀ. BASTA con il lavaggio del cervello ai bambini nelle scuole e ai genitori imbecilli, deboli di mente.
Di questo passo andiamo incontro ad una guerra civile globale.