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Matteo Bassetti a capo dell’ISS? Dalla padella, alla brace

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Dalla padella alla brace? Il rischio c’è dal momento che l’infettivologo Matteo Bassetti è in pole position per la poltrona di nuovo presidente dell’Istituto Superiore di Sanità.

Il mandato di Silvio Brusaferro è agli sgoccioli e il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ora va a caccia del suo successore. Il nome caldo è, come detto, è proprio quello del primario del reparto di malattie infettive dell’Ospedale San Martino. Una nomina prettamente politica dal momento che, tecnicamente, avverrà con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della salute.

Curiosamente, Matteo Bassetti aveva ironizzato sulla candidatura di un’altra virostar, Fabrizio Pregliasco, alle elezioni regionali in Lombardia pochi mesi fa. “I virologi sono tutti schierati dalla stessa parte, a sinistra. Io orgogliosamente ho sempre detto di aver votato centrodestra. Dopo di che io ho fatto un scelta di coerenza che è quella di continuare a fare il medico stando dalla parte dei pazienti e dei miei studenti”. Una strizzatina d’occhio in piena regola e anche di più verso l’attuale maggioranza. Solo un paio di mesi fa l’infettivologo si era già proposto apertamente per i vertici dell’ISS: “Se me lo chiederanno valuterò la proposta”.

L’esposto contro Matteo Bassetti e le accuse. Lui: “denuncio tutti!”
Non dobbiamo dimenticare che Bassetti, nei giorni scorsi, è stato destinatario di un esposto all’Ordine dei medici di Genova da parte di 123 colleghi. Un gruppo numeroso di operatori sanitari, infatti, aveva presentato un esposto contro la virostar ligure.

Tante le accuse mosse dal gruppo dei sanitari contro il comportamento che avrebbe tenuto Bassetti negli ultimi anni e che secondo i denuncianti violerebbe il codice deontologico del medico. In particolare, gli vengono contestati i duri attacchi “ai colleghi che volevano informare i loro pazienti sui vantaggi e svantaggi della inoculazione definendoli cattivi maestri e ai colleghi che in scienza e coscienza trattavano i loro pazienti con farmaci tradizionali poi rivelatesi estremamente efficaci alla pari di stregoni, esaltando allo stesso tempo le linee guida ministeriali”.

Accuse precise e pesanti a cui lui aveva risposto con un tweet lapidario: “Ringrazio molto i 123 laureati in medicina che mi hanno segnalato e denunciato all’Ordine dei Medici di Genova. Li denuncio tutti”.

Tornando alla sua possibile nomina al vertice dell’ISS, l’avviso pubblicato sul sito del Ministero recita che il presidente: “è scelto tra personalità appartenenti alla comunità scientifica, dotato di alta e riconosciuta professionalità, documentata attraverso la presentazione di curricula, in materia di ricerca e sperimentazione nei settori di attività dell’Istituto”. E ancora che “non può essere amministratore o dipendente di società, né ricoprire incarichi retribuiti anche di consulenza”.

C’è anche l’ombra di un pesante conflitto d’interesse tra le accuse mosse al Direttore della clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova da parte dei colleghi: in particolare le consulenze per Pfizer e altre aziende farmaceutiche.

Gli altri candidati per l’ISS e non solo: in ballo ci sono i vertici della sanità italiana
Quello di Matteo Bassetti non è l’unico nome in lizza e, forse, le sue ultime uscite infelici potrebbero far salire le quotazioni di altri candidati. Secondo Quotidiano Sanità, gli altri nomi in corsa sono quelli di Anna Teresa Palamara, direttore del Dipartimento Malattie infettive proprio dell’Istituto Superiore di Sanità e Rocco Bellantone, preside della facoltà di Medicina dell’Università Cattolica di Roma, il cui nome era già circolato nel 2022 come possibile successore di Roberto Speranza in qualità di ministro della Salute del governo Meloni, anche se poi la scelta era caduta su Orazio Schillaci.

Ma la posizione di numero uno dell’ISS non è l’unica in ballo. Altre poltrone al vertice della sanità italiana potrebbero liberarsi molto presto: quella di Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore sanità e Giuseppe Ippolito, direttore Generale per la ricerca e l’innovazione in sanità del Ministero della Salute su tutte. La corsa è aperta e, forse, i paracadute sono già pronti.

Fonte: ByoBlu24 – Giorgio Valleris – 18 Luglio 2023

Conclusione: Se in Italia sei raccomandato, racconti menzogne, alzi la voce, ti metti in mostra, calunni, un posto di potere NON te lo nega nessuno. E a proposito di cose maleodoranti, é proprio il caso di dire che: il Mondo sta andando a rotoli, come disse l’inventore della carta igienica.

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