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A Roma, novità mezzi pubblici. Chi perde, chi vince.

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Da settembre i 400mila studenti di medie e superiori della Capitale potranno viaggiare gratis su bus, metro, tram e filobus. Unica condizione: dovranno avere un’età tra gli 11 e 18 anni (fino a 10 anni i mezzi sono gratuiti), ma potranno circolare senza pagare il biglietto indipendentemente dal reddito delle loro famiglie.

Il piano nasce su proposta della capogruppo del Partito Democratico, Valeria Baglio. La quale, da un lato, ha aperto un tavolo con i suoi colleghi della maggioranza per creare più consenso intorno alla misura. E, dall’altro, ha strappato prima un via libera di massima al sindaco Roberto Gualtieri durante un vertice di maggioranza nelle scorse settimane, quindi ha ottenuto anche il placet dell’assessore al Bilancio, Silvia Scozzese, pronta a mettere dieci milioni per finanziare il trasporto pubblico ai diciottenni. Infatti il provvedimento sarà approvato nella variazione di bilancio da 786 milioni di euro, in discussione già da questa settimana in Aula Giulio Cesare.

Spiega Baglio: «La maggioranza sta lavorando con gli assessori competenti (c’è anche il responsabile dei Mobilità, Eugenio Patanè) sull’assestamento di bilancio. E in quest’ottica, abbiamo deciso di fare un investimento che ha una forte valenza sia culturale, incentivare l’uso del trasporto pubblico, sia ambientale. Poi c’è la volontà di rendere i nostri ragazzi più liberi e più sicuri nel girare a Roma».
Nella Capitale un abbonamento annuale per girare sui mezzi pubblici di Atac costa 250 euro, quello mensile 35 euro. Studenti delle scuole dell’obbligo sopra i 10 e iscritti all’università fino a 26 anni pagano con un reddito Isee fino a 10mila euro 130 euro all’anno, con un Isee fino a 15mila euro spendono 140 euro; se l’indice non supera i 20mila euro la tessera costa 150 euro annui. Rispetto alle condizioni attuali, e con la misura che si accinge a votare il Consiglio comunale su spinta della maggioranza, gli studenti tra gli 11 e i 18 anni non spenderanno un euro per girare per Roma sui mezzi pubblici. Il provvedimento sarà operativo già dal prossimo anno scolastico, che partirà a settembre. Stando a quanto trapela dal Campidoglio, gli under 18 dovranno semplicemente sottoscrivere una card Metrebus, versando un costo fisso per l’attivazione. Mentre i dieci milioni di euro trovati dall’assessore Scozzese e inseriti nella variazione di bilancio serviranno per risarcire Atac, che dagli abbonamenti agevolati incassa questa cifra.

Quella da approvare nei prossimi giorni è una sperimentazione che pezzi della maggioranza vorrebbe poi estendere negli anni successivi anche agli studenti universitari fino a 26 anni. La misura ha anche una doppia finalità politica: da un lato arriva mentre è sempre più probabile dal 2024 l’aumento del biglietto per la corsa unica da 1,50 a 2 euro; dall’altro si inserisce anche tra i provvedimenti per incentivare l’uso dei mezzi pubblici e per modificare e alleggerire la futura ZTL Fascia verde. La quale, stando alla prima versione approvata in giunta, metterà al bando circa mezzo milione di auto, camion e motorini più vecchi nelle ore diurne in un perimetro di 21 chilometri quadrati.

Sempre sul fronte trasporti, e attraverso la variazione di bilancio, il Comune è pronta ad aumentare di 90 milioni i fondi per il contratto di servizio di Atac. Qualcuno in maggioranza spera di alzare questa cifra, anche perché la municipalizzata di via Prenestina rischia di chiudere in negativo il prossimo bilancio, dopo l’aumento del costo dell’energia e dei carburanti e non avendo recuperato del tutto i volumi di bigliettazione rispetto al periodo precedente al Covid.
Tra gli altri emendamenti allo studio, ci sono un intervento di un milione e mezzo di euro per garantire a circa 20mila bambini di famiglie più abbienti voucher per le attività sportive e un altro emendamento per stanziare un milione di euro ai tassisti che vogliono montare sulle loro auto una pedana per far salire i disabili. Al momento, in città, ci sono soltanto una cinquantina di vetture che sono dotati di questo meccanismo.

Fonte: IlMessaggero – 24 Luglio 2023

Conclusione: L’iniziativa, dopo una prima analisi superficiale, potrebbe apparire come una buona soluzione per favorire i giovani, ma riflettendo con attenzione non possiamo evitare di pensare all’ennesima trappola, ecco quale. Sappiamo che la giunta capitolina sta lavorando, per allargare la zona ZTL ai quartieri intermedi tra centro e periferia, limitando ulteriormente gli spostamenti, la stessa giunta che paventa l’innalzamento ad Euro7 per far circolare le vetture, poi c’é l’incremento del biglietto singolo autobus da Euro 1,50 a Euro 2,00. Quindi il biglietto gratuito per i giovani lo pagano gli anziani, tra cui i genitori dei giovani. Poi chicca finale, il massimo della presa per i fondelli, l’usufruitore dei mezzi pubblici che obbediente va a lavoro usando i mezzi pubblici con uno o due cambi di mezzi, adesso paga Euro 1,50 usando la tariffa ad orario con uno o più cambi di linea, domani ad esempio con due cambi pagherà Euro 6,00 per l’andata e Euro 6,00 per il ritorrno (Euro 2,00 per singola tratta e non più tariffa a tempo), quindi un totale di Euro 12,00 contro i 3,00 Euro auttuali. Insomma un vero affare …… per ATAC e Comune di Roma e una vera truffa per i cittadini, non c’é che dire.

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