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Iniziata l’eutanasia delle persone Autistiche

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Negli ultimi 60 anni, nessuna malattia infantile è esplosa come l’autismo, vale a dire da 1 su 10.000, a 1 su 36.

Il Dr. Peter Mc Cullough conclude che la colpa è del programma di vaccinazione pediatrica e la sua analisi dei dati è convincente:

– 200 studi mostrano che l’autismo è legato al sistema immunitario.

– 800 lavori associano l’autismo all’eccessiva vaccinazione.

Crede che sia correlato all’infiammazione della sovra vaccinazione e che possa accadere con qualsiasi vaccino.

Anni fa, la carriera del dott. Andrew Wakefield fu distruttA perché aveva fatto la semplice proposta di non combinare vaccini come il vaccino MMR.

Enormi danni sono stati inflitti a generazioni e il momento in cui  Big Pharma é chiamata a rispondere del suo operato si sta avvicinando.

Fonte


Iniziata l’eutanasia delle persone autistiche.

È uscito un nuovo studio sull’eutanasia nei Paesi Bassi, firmato da una specialista in cure palliative presso la Kingston University (Gran Bretagna), Irene Tuffrey-Wijne, che ha rivelato qualcosa che, per qualcuno è ancora scioccante.

Il rapporto della ricercatrice britannica dice sostanzialmente che numerose persone autistiche e persone con disabilità intellettive sono state soppresse solo perché sentivano di non poter condurre una vita «normale».

La Tuffrey-Wijne ha condotto la ricerca esaminando 900 fascicoli di casi dal 2012 al 2021 e ha scoperto 39 casi che coinvolgevano persone autistiche o con disabilità intellettive.

Il sito del gruppo pro-life Live Action scrive che all’inizio di quest’anno era già stato rivelato che i Paesi Bassi hanno ucciso un numero record di persone attraverso l’eutanasia, 115 delle quali non avevano malattie oltre a problemi psichiatrici.

In molti casi, questioni di dinamica sociale e familiare sono citate come causa di sofferenza. Viene raccontato il caso di una paziente, una donna di età inferiore ai 30 anni, «non era in grado di fare amicizia e si era isolata, anche all’interno della sua stessa famiglia».

Vi è quindi il caso della morte di Stato per un signore sulla settantina descritto come mai stato in grado di «stare al passo con la società», con «tratti autistici gli rendevano sempre più difficile far fronte ai cambiamenti che lo circondavano».

In un terzo dei casi esaminati, le persone con autismo e disabilità intellettiva erano considerate «non curabili», quindi ritenute senza alcuna speranza di migliorare la vita dei pazienti. Pertanto, costoro sono stati sottoposti a eutanasia – cioè uccisi dallo Stato per via medica – senza che gli fosse offerto ulteriore supporto o risorse.

La ricercatrice inglese ha detto all’Associated Press che queste esperienze hanno sollevato in lei una domanda scomoda. «Non ho dubbi che queste persone stessero soffrendo», ha dichiarato la Tuffrey-Wijne. «Ma la società è davvero d’accordo con l’invio di questo messaggio, che non c’è altro modo per aiutarli ed è solo meglio essere morti?». È una domanda, per chi comprende l’esistenza e la potenza della Necrocultura, forse un po’ ingenua.

Fonte: Estratto da Renovatio 21

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