Automobilisti furiosi pronti a un ricorso al Tar per contrastare i limiti di velocità imposti sulle strade provinciali e statali dell’alto Lazio. La Città Metropolitana ad esempio nel giro di tre settimane ha cambiato due volte i limiti sulla via Braccianese. Prima di Marzo 2023 il limite variava tra i 70 e i 90 chilometri orari. Il 15 Marzo 2023 è stata portata a 30 chilometri orari. Poi con una nuova ordinanza firmata la prima settimana di Aprile 2023 si è tornati al limite di velocità di 50 chilometri orari. Ora di nuovo quasi tutto l’alto Lazio ha il limite a 30 Km/h.
Ma Voi cari lettori di Italiador avete mai provato a guidare la vostra vettura su una normale strada, definita opportunamente dissestata, ma in realtà in condizioni usuali per l’Italia, a 30 Km/h ed andare a lavoro percorrendo magari i necessari 60 Km per arrivare in città, impiegando “solo” 2 ore per l’andata e 2 ore per il ritorno?
Ma vi sembra una cosa normale in un Paese cosiddetto civile?
I limiti di velocità nel nostro paese sono una barzelletta, lo sappiamo. La mattina uno si sveglia e decide come rompere le balle ai cittadini, i quali magari gradirebbero una vita un po’ più facile e non una corsa ad ostacoli, voluta da autorità locali e nazionali schizzati nel cervello.
L’Italia non riesce a definire degli standard di velocità corretti, realistici da far valere su tutto il territorio, magari dividendo in soli due o massimo 3 limiti di velocità.
Tra dossi artificiali, naturali, buche a terra, semafori, rotatorie, ZTL, telecamere, postazioni mobili e zelanti poliziotti che hanno solo l’obiettivo di fare cassa per i comuni, a che velocità pensano che gli automobilisti possano guidare?
I sindaci e le autorità preposte ai controlli stradali, ancora una volta si preoccupano ufficialmente dei cittadini e del loro benessere perché “ci sono le strade dissestate” ma a loro dei cittadini non interessa proprio nulla. Invece di aggiustare le strade con le mescole giuste di asfalto che durino nei decenni, ci lasciano sempre in emergenza e chi ne fa le spese sono ancora i cittadini che sopportano limitazioni, ricatti, costretti a pagare le multe. Adesso basta. L’alternativa c’é, basterebbe ripristinare la giustizia vera, quella fatta di ghigliottine e forche.
Siamo alla follia del politicamente corretto. Chissà quanto la nostra società riuscirà a sopravvivere con queste cxt
La furbata poi consiste nel fatto che é sufficiente dichiarare arbitrariamente che una strada é DISSESTATA per giustificare il limite di 30 Km/h. Questi se la suonano e se la cantano.