NON esiste solo il FEMMINICIDIO ! Il MASCHICIDIO é lo stesso problema, ma nell'ombra. - Italiador
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NON esiste solo il FEMMINICIDIO ! Il MASCHICIDIO é lo stesso problema, ma nell’ombra.

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43.600. E’ il numero di donne e ragazze uccise nel 2012 in tutto il mondo da un partner, un ex fidanzato, un membro della propria famiglia. Un terzo dell’universo femminile dichiara poi di avere subito almeno una volta una forma di violenza, fisica o sessuale. Solo l’11 per cento delle vittime denuncia il caso alle autorità. A presentare queste cifre è il rapporto Combating violence against women dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), pubblicato nel novembre 2016. Dati che fanno impallidire: questi numeri, paragonabili ai dati del conflitto siriano – 40mila morti nei primi 20 mesi di guerra – sono lo specchio di un problema che interessa il mondo intero.

Femminicidio: l’origine del termine
Tra i primi a usare il termine, nel 1976, fu l’attivista sudafricana Diana Russel . Da allora, il termine è progressivamente divenuto d’uso comune. Nella criminologia femminista designa una categoria criminologica specifica, ovvero l’uccisione intenzionale di una donna in seguito alla supposta trasgressione di ruoli di genere derivanti dalla tradizione e dalle norme sociali. Il comportamento trasgressivo varia pertanto a seconda del contesto sociale nel quale il crimine viene perpetrato.
I paesi che registrano i casi più numerosi sono sparsi ai quattro angoli del pianeta. In Russia, El Salvador e Sudafrica il tasso di femminicidio supera i 6 casi ogni 100mila donne, toccando punte di 15 casi ogni 100.000 donne in Honduras. Nei paesi dell’Europa occidentale, il tasso medio è, annualmente, di 0,4 vittime di femminicidio ogni 100.000 donne. Per una donna che vive in Honduras quindi, il rischio di essere vittima di un omicidio di genere, perpetrato dal partner o all’interno della cerchia familiare, è 40 volte più alto di quello che interessa una cittadina dei paesi dell’Europa occidentale. Ma i dati sulla situazione in Europa sono tutt’altro che rassicuranti.

Femminicidio in Europa: cosa dicono i dati
Al netto della mancanza di dati per molti paesi europei, la mappa sottostante rappresenta graficamente i numeri assoluti del femminicidio in Europa.
L’incidenza del fenomeno nei singoli paesi si coglie però in modo più preciso se si considera il tasso di femminicidi in rapporto alla popolazione (il numero dei casi sul totale della popolazione femminile). Il grafico che segue mostra i paesi con il più alto tasso di femminicidi, e comprende solo i paesi mappati da Eurostat. Rispetto a questi ultimi, la situazione peggiore si registra in Montenegro, Lettonia, Lituania e Repubblica Ceca. Anche Ungheria, Bosnia e Croazia registrano un tasso superiore alla media europea.


[Omissis]
Fonte: Marzia Bona, Alberto Burba – OBC Transeuropa – 28 Novembre 2017


Maschicidio in Italia: i numeri di una strage nell’ombra

Il maschicidio in Italia rappresenta un fenomeno, di cui non si sente parlare molto e spesso, eppure gli ultimi dati a disposizione dimostrano come la questione sia sempre più in aumento, non solo nel nostro Paese, ma in tutto il mondo. Parlando di questo argomento è facile cadere negli stereotipi, perché non si fa altro che associare la violenza ad una personalità più propriamente maschile, non pensando invece che anche le donne possono essere protagoniste di fatti di sangue non meno crudeli. Una strage nell’ombra, quindi, quella delle donne che uccidono uomini.

Da un certo punto di vista potrebbe rappresentare l’altra faccia della medaglia, in questo caso l’altra faccia del femminicidio. Anche da parte dei media negli ultimi tempi c’è stata molta attenzione ai casi in cui le vittime sono state donne ma anche il maschicidio, merita di ricevere la giusta considerazione, soprattutto per comprendere più in fondo la società nella quale viviamo.

I numeri
La violenza delle donne sui mariti o sugli uomini in generale, che possono essere anche conviventi o amanti, dilaga in tutto il mondo, dall’Europa all’America. Basta tenere presente alcuni dati che sono emersi nel corso degli ultimi anni, per rendersene conto. In Germania, ad esempio, il Ministero della Famiglia ha scoperto che il 25% degli uomini ha subito una violenza fisica all’interno delle mura domestiche, il 15% è stato vittima anche di violenza psicologica. In Inghilterra un uomo su sei sperimenta abusi familiari, mentre negli Stati Uniti la violenza fisica tra partner è stata attribuita per il 30% alle donne. E’ da specificare, inoltre, che spesso gli uomini non denunciano i maltrattamenti, perché provano un senso di vergogna e di colpa, per la loro “debolezza”, che li porterebbe ad essere vittime.
[… Omissis]

Fonte: NanoPress – Giorgio Rini – 10 Aprile 2014

CONCLUSIONE
Cosa puoi aspettarti di buono, se le persone sono costantamente bombardate da VIOLENZA DIFFUSA? Leggi i giornali, le riviste, i libri, vai al cinema, ti guardi la TV, tutto é incentrato sulla violenza. La maggior parte dei film, telefilm e talk show sono basati sull’aggressività e prevaricazione di ogni genere, rapimenti, stupri, omicidi, torture etc etc. Ti vuoi ancora stupire di quello che leggi in cronaca e che accade non più nella finzione ma nella realtà? … ma sei distratto oppure sei solo uno sciocco che si fa ipnotizzare da questi 4 giornalisti cialtroni che vogliono farti credere ciò che gli viene comandato? ….. ma CASPITA, per una volta RAGIONA con la tua TESTA!

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