OSLO – Lo hanno già definito il paradosso dei bus elettrici di Oslo, adottati in misura massiccia nella capitale norvegese per abbattere le emissioni e rimasti paralizzati nei giorni scorsi per il forte freddo (fra meno 7 e meno 14) che sta caratterizzando la Scandinavia. Tecnici ed addetti ai lavori sanno bene che l’erogazione di una batteria è proporzionale alla temperatura, e d’inverno gli utenti di auto e bus elettrici devo fare i conti con un’autonomia ridotta rispetto alla bella stagione. E poiché a questo calo termico si aggiunge anche il problema della gestione della temperatura dell’abitacolo (con molti passeggeri nel caso del bus urbani) che può costituire un 30% del consumo, gli esperti hanno sottolineato che un corrispondente risparmio della carica delle batterie usato per riscaldare i veicoli si può ottenere con bruciatori a gasolio. I fatti sono noti: nei giorni scorsi Oslo è rimasta paralizzata dopo che circa 130 autobus elettrici si sono bloccati per le basse temperature. Il freddo ha paralizzato una parte della nuova flotta di Ruter, la società che gestisce gli autobus elettrici nella Capitale norvegese, aggiungendo questa criticità a quanto stava accadendo dall’inizio di dicembre con più di 140 partenze di autobus compromesse ogni giorno.
Fonte del testo: 5 Gennaio 2024 – QUI
é successo lo stesso in HR. Durante una tormenta di neve l’anno scorso, sugli altopiani interni, dove passa l’autostrada, le macchine elettriche si sono tutte fermate. Per fortuna, che passavano altre auto, che hanno soccorso i poveri automobilisti, altrimenti sarebbero morti congelati.
Ma i media eu, tutti zitti
Auto elettriche: alta tecnogia dei miei stivali, per boccaloni.