Il governatore De Luca, la "macchietta" della politica italiana - Italiador
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Il governatore De Luca, la “macchietta” della politica italiana

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Vincenzo De Luca insulta ancora. Altro giro, altre offese. Al governatore della Campania non erano bastati i toni sopra le righe utilizzati nei giorni scorsi contro Giorgia Meloni; in un’odierna diretta social, l’esponente democratico è infatti tornato a utilizzare parole sprezzanti nei confronti del premier. “È in atto da parte della presidente del Consiglio e di forze della maggioranza di governo una campagna di falsificazione dei dati che riguardano la Regione Campania“, ha affermato, facendo la vittima. Poi è andato all’attacco.

Parlando di sé in terza persona, poi, il politico salernitano ha infatti aggiunto un modestissimo auto-elogio: “Hanno valutato che De Luca è uno che non si piega e non si vende, e dunque va colpito. Hanno valutato anche che l’esperienza di governo della Regione Campania è un’esperienza di avanguardia e ovviamente questo dà fastidio, perché sfugge all’immagine tradizionale del Sud cialtrone e inefficiente“. Ma, a onor di cronaca, era stato proprio il presidente della Campania ad accendere le ostilità e le contrapposizioni. La settimana scorsa, l’esponente Pd aveva guidato una manifestazione romana contro l’autonomia differenziata e in quel caso aveva alzato i toni del confronto, arrivando a insultare Giorgia Meloni in un fuorionda diventato pubblico a tempi record, (ndr. … definendola “una stro@@a”)

Incalzato dal premier sulle sue presunte inadempienze governative, De Luca è partito al contrattacco. “C’è una campagna di aggressione mirata e di falsificazione che si accompagna sempre all’aggressione politica perché c’è bisogno di colpire la credibilità. Dobbiamo stare attenti, non possiamo dare spazio a chi adotta lo stile ‘stracciarola‘, fatto di volgarità, di approssimazione, di mistificazioni e di arroganza. (ndr .. De Luca sta facendo la descrizione di se stesso). Dobbiamo evitare di dare spazio a questi atteggiamenti, perché servono a distrarre l’opinione pubblica dai problemi concreti“, ha dichiarato il presidente di Regione sui social. Una reazione arrivata dopo che, nelle scorse ore, Meloni lo aveva strigliato per bene dagli schermi di Rai1.

Se uno andasse a guardare come sono stati spesi i soldi della Coesione in Campania io qualcosa di caruccio l’ho trovato: la festa del fagiolo e della patata, la sagra dello scazzatiello, la rassegna della zampogna, la festa del caciocavallo podolico…“, aveva detto il premier durante un’intervista rilasciata a Bruno Vespa. E anche dal palco di un comizio in Sardegna, la leader di Fratelli d’Italia aveva affondato il colpo con facilità: “Abbiamo completamente riorganizzato i Fondi di coesione, perché i soldi non ci sono in Italia. Ma quando ci sono non un euro deve tornare indietro dei soldi che l’Europa e l’Italia mettono a disposizione. Questo ha fatto arrabbiare qualche governatore, perché evidentemente bisogna fare un po’ di casino per non far capire la verità, ma chi se ne frega sinceramente“.

Colpito e affondato, De Luca ha reagito di nuovo con irritazione. “Mi è stato riferito che ieri il presidente del Consiglio si è esibito in una performance con l’adozione di quello stile a cui facevo riferimento. Visto che il presidente del Consiglio mi tira in ballo, io la ringrazio per l’attenzione perché mi sta facendo diventare l’antagonista principe del governo. Ma non è questo il mio obiettivo, io sono un modesto artigiano della politica, mica sono uno statista a livello della Meloni“, ha inzigato De Luca.

Poi l’ulteriore lancio del guanto di sfida. “Vorrei proporre a Meloni per l’ennesima volta un dibattito pubblico: sulla Campania, sui fondi europei, sulla capacità di spesa, sui problemi della trasparenza. E diavolo, mi dia questa consolazione, si decida. O mi lascia in pace o, se mi tira in ballo, facciamo un dibattito pubblico. Avrò la consolazione di spiegarle cose per le quali non ha molta familiarità, come la gestione dei fondi europei che, come è del tutto evidente, non è materia molto conosciuta dal nostro premier“. In realtà, a giudicare dai toni sempre animosi, sembra che tra i due contendenti quello più interessato a tenere vivo il confronto sia proprio De Luca, ormai avviato a disputare battaglie politiche in totale autonomia rispetto alla linea del Pd guidato dall’invisa Elly Schlein.

Fonte: IlGiornale – Marco Leardi – 23 Febbraio 2024

CONCLUSIONE
A nostro avviso Giorgia Meloni, in generale, sta assumendo comportamenti talvolta contraddittori rispetto a quanto dichiarava quando era all’opposizione e noi non amiamo le persone incoerenti o volta gabbana. Tuttavia De Luca, numero uno per arroganza, megalomania, presunzione, aggressività e finta cortesia, é andato ben oltre, mostrando di essere proprio lui l’eccellente disturbato mentale della politica italiana.

De Luca dal sangue caldo suddista, in un breve lasso di tempo é riuscito ad offendere più volte il governo e la Meloni, definendola prima: una “stro@@a”, poi sragionando più del solito, insultando il governo e chiamando alla “lotta armata”. Poi inchiodato dalla Meloni sui fondi di coesione, il governatore prima fa la vittima e poi torna a insultare: “Campagna di falsificazione, non diamo spazio a chi adotta lo stile da stracciarola”. In ultimo fa pubblicare in strada manifesti di propaganda dove si afferma che “Il governo Meloni tradisce il Sud” e in riferimento ad un possibile ricorso del governo alla Corte dei Conti per i manifesti della Regione Campania, De Luca sfotte dicendo ironico: Ricorrano anche alle Nazioni Unite.

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