L'ebreo Joseph Hirt che affermava di essere fuggito da Auschwitz, ammette di aver mentito per anni - Italiador
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L’ebreo Joseph Hirt che affermava di essere fuggito da Auschwitz, ammette di aver mentito per anni

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24 Giugno 2016 – Joseph Hirt ha affermato di aver inventato la storia di essere stato mandato in un campo di concentramento e di aver incontrato il medico nazista Josef Mengele per “mantenere vivi i ricordi” sulla storia dell’Olocausto.

Un uomo della Pennsylvania che per anni ha affermato di essere fuggito da Auschwitz, di aver incontrato la stella dell’atletica leggera Jesse Owens e il medico nazista Josef Mengele, ha confessato venerdì di aver inventato l’intera storia. “Scrivo oggi per scusarmi pubblicamente per il danno causato a qualcuno a causa del mio inserimento nelle descrizioni della vita ad Auschwitz”, ha scritto Joseph Hirt, 86 anni, in una lettera inviata al suo giornale locale, LNP, questa settimana. “Non ero prigioniero lì. Non intendevo sminuire o oscurare gli eventi realmente accaduti lì affermando falsamente di essere stato coinvolto personalmente. “Mi sbagliavo. Chiedo perdono”, ha aggiunto. “In quel momento decisi di fare tutto ciò che era in mio potere per impedire la perdita della verità sulla vita (e sulla morte) in tempo di guerra ad Auschwitz”. Per anni Hirt tenne discorsi pubblici sulle sue esperienze durante la seconda guerra mondiale, inclusa la fuga della sua famiglia ebrea dalla Polonia a Belgrado. Ma raccontò anche alla gente di essere stato arrestato dai nazisti, mandato nel campo di concentramento di Auschwitz e di aver incontrato Mengele, il medico delle SS che torturava i prigionieri. Hirt ha affermato di essere scappato sotto una recinzione elettrica nel campo. Ha aggiunto un prologo ed un epilogo straordinari alla storia, dicendo di aver visto Adolf Hitler voltare le spalle a Jesse Owens alle Olimpiadi del 1936 a Berlino e di aver incontrato Eleanor Roosevelt e Owens dopo il suo arrivo negli Stati Uniti. Nella sua lettera, Hirt ha detto che si era reso conto che “non si trattava di me” e che era motivato a mentire dal timore che la storia e l’orrore dei campi venissero dimenticati. Ha detto di essere rimasto scioccato nello scoprire che Auschwitz, ora museo e memoriale, era diventata una “destinazione turistica pulita e raffinata” dove i visitatori ridevano e scherzavano sulla “propaganda”. (Omissis…)

Fonte: TheGuardian – Alan Yuhas – 24 Giugno 2016

 

CONCLUSIONE
… E se avessero mentito altri testimoni ebrei, come da molto tempo si ipotizza, forse vorrebbe dire che la storia dovrebbe essere riscritta e che gli Ebrei hanno mentito da sempre. Comunque qualsaisi cosa sia accaduta, é tempo di dimenticare.

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