AGI – Il 2023 per l’Italia è stato un anno da bollino rosso in fatto di gestione degli animali d’affezione e segnato dall’aumento della piaga dell’abbandono. La conferma arriva dal XIII Rapporto Animali in città di Legambiente – con il patrocinio di Anci, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Enci, Fnovi, Anmvi e Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva, presentato venerdì 9 agosto a Festambiente a Rispescia in occasione del festival nazionale di Legambiente, e che restituisce un quadro a tinte fosche sulle performance 2023 di 771 amministrazioni comunali (su 7.901 totali) e di 46 Aziende sanitarie (su 110 totali) che hanno risposto al questionario inviato dall’associazione ambientalista sulla gestione degli animali in città.
Nel 2023 sale a 85mila, stando ai dati forniti dalle amministrazioni comunali, il numero dei cani abbandonati (+ 8,6% rispetto al 2022), indicatore importante anche della crisi economica che pesa su famiglie e cittadini. Preoccupa anche il numero di cani randagi, ossia quelli senza proprietari che li rivendicano, il cui numero stimato nella Penisola nel 2023 è di 358 mila. Le criticità maggiori si riscontrano sempre nel Lazio, Sicilia, Campania, Puglia e Calabria dove se ne stimano 244 mila. [Omissis…]
Fonte: AGI – Serena Polizzi – 09 Agosto 2024
Il Microchip del cane
Dal 1 gennaio 2005 il microchip per i cani è obbligatorio e, come si sa, “la legge non ammette ignoranza”. Non inserire il microchip al cane può comportare diverse conseguenze, comprese la possibilità di smarrire per sempre il vostro amato peloso e di incorrere in sanzioni. Ma quanto costa il microchip per cani? E quando farlo inserire dal veterinario? Tutte le risposte e i costi nei prossimi paragrafi.
Cos’è il microchip per cani
Il microchip è semplicemente un circuito integrato identificativo biocompatibile contenente un chip con un numero di identificazione che può essere letto con uno scanner per microchip. È un dispositivo elettronico, insomma, racchiuso in una capsula di vetro compatibile con l’organismo dell’animale, di dimensioni ridotte, che viene impiantato sottopelle e può essere letto da uno scanner che rileva le 15 cifre al suo interno. L’animale domestico viene quindi facilmente identificato con il codice fornito, che rilascia anche tutta una serie di informazioni legate al cane, nome del padrone compreso.
Il microchip in uso in Italia misura appena undici per dodici millimetri e non ha alcun impatto né sulla salute del cane, né sul suo carattere e soprattutto non è visibile. Se hai ulteriori preoccupazioni in merito, sottolineiamo che non esiste la possibilità che venga rigettato, che possa creare infezione o che possa essere contaminato da sangue o liquidi organici.
Prima del microchip in Italia veniva utilizzato il metodo del tatuaggio, che però ha dei difetti (tra cui il fatto che, con il tempo, scolorisce e diventa illeggibile).
Quanto costa il microchip per cani
Applicare il microchip al cane ha un costo davvero irrisorio, soprattutto se si pensa che servirà a rintracciarlo in caso in cui dovesse scappare e dovesse venire accalappiato dalle forze dell’ordine. Solitamente i prezzi variano da regione a regione, ma il costo medio si aggira intorno ai 20 – 50 euro.
Quando applicare il microchip al cane
Solitamente il microchip va applicato quando il cane ha circa due mesi, di modo da fare tutto in una volta sola. Se il cane adottato è privo di microchip, i nuovi proprietari hanno tempo 15 giorni per applicarlo: pena sanzioni fino a 400/500 euro.
Cosa succede se il cane viene smarrito
Il microchip per il cane rappresenta uno degli strumenti più efficaci nella lotta contro il randagismo, ma aiuta anche a prevenire il triste fenomeno dell’abbandono, fortunatamente sempre più scoraggiato e sempre meno diffuso.
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CONCLUSIONE
Ancora un obbligo per i cittadini chiesto dallo Stato, che sempre ufficialmente, impone regole, in questo caso, per il bene del cane e del padrone, peccato che i cani vengano ugualmente abbandonati ed i randagi siano in crescita. Ovviamente erano risultati, pure parziali e che ci aspettavamo, perché allo Stato non interessa nulla dei veri problemi sociali, di donne, uomini, bambini, figuriamoci degli animali.
IL Microchip, per chi non lo avesse ancora capito, era ed é il passo propedeuco per microchippare progressivamente tutta l’umanità e controllarla a distanza con il 5G, vedi i sieri genici anti covid-19, pieni di grafene. Il microchip applicato ai cani non ha alcun fine nobile, é l’ennesima trappola per il NWO (Nuovo Ordine Mondiale). Val. In.