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Mauro De Mauro, la misteriosa scomparsa di un VERO ed ONESTO giornalista

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“…Ho uno scoop che farà tremare l’Italia.” Queste parole, che avrebbero dovuto segnare una svolta clamorosa nella storia del nostro Paese, si trasformarono invece in una sentenza di morte per Mauro De Mauro.

Parole confidate all’uomo sbagliato, che gli costarono la vita, rendendolo protagonista di uno dei tanti misteri italiani mai risolti.

Lupara bianca. Nessun colpevole. Nessuna giustizia.

Oltre mezzo secolo di depistaggi, verità distorte e piste che si sono perdute nel tempo. Dal caso Mattei al Golpe Borghese, passando per i traffici illeciti della criminalità organizzata, la verità non è mai emersa completamente. Restano solo ipotesi, frammenti di un puzzle che continua a sfuggire a chiunque tenti di ricomporlo.

Mauro De Mauro, giornalista e cronista di origini pugliesi, ma siciliano d’adozione, fu rapito il 16 settembre 1970 a Palermo, da uomini di Cosa Nostra. Il suo nome era già legato a numerose inchieste scottanti, che lo resero una figura scomoda per molti. Tra queste, l’indagine sulla morte di Enrico Mattei, il potente presidente dell’ENI, avvenuta nel 1962.  De Mauro non credeva alla versione ufficiale secondo cui Mattei fosse morto in un incidente aereo; al contrario, era convinto che si trattasse di un omicidio, frutto di un complotto. Con questo sospetto, il giornalista si immerse in un’inchiesta che puntava a svelare le dinamiche oscure dietro la scomparsa di Mattei. E non si fermò lì. Negli anni successivi, sempre dalle pagine del quotidiano L’Ora, De Mauro sfidò apertamente la mafia, pubblicando dettagli scottanti sull’organizzazione di Cosa Nostra: nomi, affiliazioni, regole interne. Una mossa che gli costò caro. La mafia, infatti, non perdonò. Tommaso Buscetta, uno dei più noti collaboratori di giustizia, dichiarò anni dopo davanti ai giudici Falcone e Borsellino: “De Mauro era un cadavere che camminava”.  La sua sorte, dunque, era già segnata. Neanche il trasferimento dalla redazione “Cronaca” a quella “Sport” de L’Ora riuscì a salvarlo dalla condanna.

La sera del 16 settembre 1970, mentre rientrava nella sua abitazione a Palermo, De Mauro venne rapito. Da quel momento, di lui non si seppe più nulla. Il suo corpo non fu mai ritrovato. Un silenzio tombale cadde su uno dei giornalisti più coraggiosi del suo tempo, come una macchia indelebile sulla storia d’Italia.

Il caso di Mauro De Mauro è rimasto avvolto nel mistero, un enigma che ancora oggi, dopo oltre cinquant’anni, continua a sollevare domande a cui nessuno sembra poter dare risposta. La verità su ciò che sapeva e su chi lo fece tacere potrebbe essere sepolta per sempre, insieme a lui, in qualche luogo dimenticato della Sicilia.

Tuttavia, la sua figura resta un simbolo di impegno, coraggio e lotta per la verità. Una verità che, per quanto sfuggente, merita di essere cercata e raccontata.

Fonte: Infonesh

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