Norman Finkelstein, un grande ebreo fuori dal coro - Italiador
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Norman Finkelstein, un grande ebreo fuori dal coro

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Norman Gary Finkelstein, ebreo: “Mio padre era nel campo di concentramento di Auschwitz, la mia defunta madre era nel campo di concentramento di Majdanek, ogni singolo membro della mia famiglia, da entrambi  i lati sono stati sterminati, entrambi i miei genitori erano nella rivolta del ghetto di Varsavia, ed é precisamente ed esattamente a cause delle lezioni che mi hanno insegnato i miei genitori e i miei due fratelli che non starò in silenzio, quando Israele commette i suoi crimini contro i Palestinesi e non considero nulla di più spregevole piuttosto che usare la loro sofferenza ed il loro assassinio per cercare di giustificare la tortura, la brutalizzazione, la demolizione delle case e la polizia quotidiana israeliana contro i palestinesi quindi mi rifiuto di essere intimidito o scoraggiato dalle lacrime. Se aveste ancora un cuore, stareste piangendo per i Palestinesi.”

Norman Gary Finkelstein (New York, 8 dicembre 1953) è uno storico, politologo e attivista statunitense.
Ha compiuto i suoi studi nella Binghamton University di New York, poi nell’École pratique des hautes études di Parigi, conseguendo infine un dottorato in scienze politiche all’Università di Princeton. Ha insegnato nel Brooklyn College, nell’Hunter College, nella New York University ed infine nella DePaul University a Chicago (fino al settembre del 2007). I suoi principali campi di interesse sono l’olocausto e il conflitto arabo-israeliano.
Finkelstein ha guadagnato notorietà nel 2000 con la pubblicazione del suo libro L’industria dell’Olocausto (The Holocaust Industry) in cui sostiene che alcuni sfruttano la memoria dell’Olocausto come “arma ideologica” per garantire a Israele “l’immunità dalle critiche”. Notoriamente critico nei confronti di Israele, gli è stato proibito l’ingresso nel paese nel 2008, con un divieto di dieci anni. Ha etichettato Israele come “Stato suprematista ebraico”, accusandolo di perpetrare un apartheid contro i palestinesi. Nei suoi scritti, utilizzando narrazioni personali, traccia un parallelo tra le sofferenze dei palestinesi sotto l’occupazione israeliana e gli orrori nazisti.
Norman G. Finkelstein fa uso, nella maggior parte dei suoi scritti e in ogni pagina del suo sito Web, del nome Norman G. Finkelstein, probabilmente per dissipare qualsiasi confusione con l’omonimo saggista statunitense, Norman H. Finkelstein (che scrive ugualmente su Israele e sulla storia del sionismo). [Omissis…]

Fonte: Wikipedia

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