Una delle più grandi prese per i fondelli di un "artista" padovano che vale 6,2 Milioni di Euro - Italiador
Breaking news

Una delle più grandi prese per i fondelli di un “artista” padovano che vale 6,2 Milioni di Euro

3+

La “Banana” dell’artista padovano Maurizio Cattelan (il cui vero titolo è «Comedian») è tra le opere più famose e controverse dell’artista. E non sorprende: si tratta essenzialmente di una banana attaccata alla parete con il nastro adesivo, venduta ieri sera (mercoledì 20 Novembre 2024) per 6,2 Mmilioni di Dollari da Sotheby’s. Una forte provocazione al mondo dell’arte contemporanea e al consumismo. Vediamo il significato dell’opera.

Il significato dell’opera
La “banana” appesa da Cattelan si compone, per l’appunto, di una comune banana attaccata al muro con nastro adesivo grigio: viene acquistata da un fruttivendolo locale per pochi centesimi, per poi essere quotata una volta appesa dall’artista alla parete, raggiungendo cifre stellari, come recentemente dimostrato dalla vendita a Sotheby’s.

L’utilizzo di materiale deperibile non è una novità nel panorama artistico contemporaneo: tra gli italiani Piero Manzoni aveva spesso utilizzato oggetti deperibili, con la provocazione estrema della “Merde d’artiste”.

Solitamente l’obiettivo di queste opere è quello di stimolare una riflessione sul mercato dell’arte nell’epoca del consumismo, del capitalismo e della globalizzazione (n.d.r. … oppure di prendere per CU@O l’opinione pubblica e forse far girare i soldi in maniera illegale): il valore attribuito all’arte, nell’era contemporanea, non riguarda, come in passato, il materiale di cui è composta, la sua durabilità, le abilità richieste all’artista per confezionarla, ma anche e soprattutto l’idea e il nome che firma l’opera.

Qualcosa di simile aveva fatto anche l’artista Klein, che dopo aver dato il proprio nome a una precisa tonalità di blu, il “Blue Klein”, aveva composto una serie di tele monocromatiche, poi vendute a cifre esorbitanti.

La “banana” di Cattelan pone simili questioni, con l’aggiunta del riferimento a un soggetto che deperisce rapidamente, rappresentando un’ulteriore sfida al mercato dell’arte e al consumatore.

Si trovava fino a ieri a New York, non è nota la prossima esposizione.

Il costo
Già nella prima esposizione , alla galleria Perrotin alla fiera Art Basel Miami Beach nel 2019, la banana era stata acquistata per 120.000 dollari. La folla che ha attirato alla fiera è stata così enorme che è stato necessario rimuoverla dall’edificio.

Più che di un’opera d’arte, si tratta di una vera e propria performance di fronte al pubblico (la banana viene infatti rinnovata ad ogni nuova esposizione) e al suo acquirente, che può decidere cosa fare dell’opera una volta acquistata. Infatti è stata mangiata non solo una volta, ma due. L’opera è diventata in poco tempo virale, provocando dibattiti, scatenando polemiche e catturando l’immaginazione di milioni di persone in tutto il mondo.

L’esemplare venduto per 6,2 milioni di dollari è il numero 2 di un’edizione di 3 copie più 2 prove d’artista, una delle quali si trova oggi al Solomon R. Guggenheim Museum di New York, regalata da un collezionista anonimo.

Fonte: IlMessaggero – 21 Novembre 2024


CONSIDERAZIONE
Noi non esprimiamo alcun parere o riflessione perché lo riteniamo superfluo, tuttavia una cosa la sappiamo molto bene, ovvero dove potremmo porre l’opera “la banana”, del cosiddetto artista padovano Maurizio Cattalan, tutta intera: per la sua gioia, delizia e godimento personale. Val. In.

3+
Se ti é piaciuto, Condividi.
@ITALIADOR

Lascia un Commento

L 'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi richiesti sono contrassegnati *

*

quindici + otto =

WpCoderX