San Francesco: il 4 ottobre si celebra il patrono d'Italia - Italiador
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San Francesco: il 4 ottobre si celebra il patrono d’Italia

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L’opera di Cimabue “Ritratto di San Francesco” – Santa Maria degli Angeli, Assisi, Museo della Porziuncola.

Oggi 4 ottobre si festeggia San Francesco, il patrono d’Italia e fondatore dell’ordine che da lui prese nome. Il santo, uno dei più popolari nel mondo, nacque ad Assisi nel 1182, da Pietro di Bernardone, ricco mercante di stoffe preziose, e dalla nobile Giovanna Pica. La madre gli mise nome Giovanni ma il padre, tornato da un viaggio in Francia e in onore di questa nazione che fece la sua fortuna, cominciò a chiamare il figlio Francesco. Prima della conversione il giovane Francesco fu partecipe della cultura “cortese-cavalleresca” del proprio secolo, delle ambizioni del proprio ceto sociale, della vita agiata della famiglia di mercanti.

Il 18 giugno 1939 fu proclamato da papa Pio XII, assieme a santa Caterina da Siena, patrono principale d’Italia .

Conosciuto anche come “il poverello d’Assisi”, la sua tomba è meta di pellegrinaggio per centinaia di migliaia di devoti, pellegrini e ammiratori ogni anno. La città di Assisi, grazie al suo illustre cittadino, è assurta a simbolo di pace.

Francesco è anche noto in tutto il mondo per il Cantico delle creature, e grazie ad esso è riconosciuto come uno degli iniziatori della tradizione letteraria italiana.

Eletto Papa nel 2013, Jorge Mario Bergoglio ha preso il nome di Francesco proprio in onore del santo di Assisi.

Fonte: Per gentile concessione di ANSA.it

Il Cantito delle Creature – San Francesco.

Altissimu, onnipotente, bon Signore, tue so’ le laude, la gloria e ’honore et onne benedictione.

Ad te solo, Altissimo, se konfàno et nullu homo ène dignu te mentovare.

Laudato sie mi’ Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore,de te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle, in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature dài sustentamento.

Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu, per lo quale ennallumini la nocte, et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.

Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore, et sostengo infirmitate et tribulatione.

Beati quelli che ’l sosterrano in pace, ca da te, Altissimo, sirano incoronati.

Laudato si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò scappare: guai a quelli che morrano ne le peccata mortali;

beati quelli che trovarà ne le tue santissime voluntati, ka la morte secunda no ’l farrà male.

Laudate et benedicete mi’ Signore’ et ringratiate et serviateli cum grande humilitate

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