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L’ex ministro ha raccontato la sua esperienza personale a Tagadà, programma di approfondimento condotto da Tiziana Panella su La7.
«Sono una vittima del vaccino, anche se ancora non lo posso provare, ma ragionevolmente è così», afferma un Castelli visibilmente abbattuto. Che poi spiega: «Mi sono vaccinato a fine luglio, ho passato agosto e settembre con la febbre. Ho degli esami che dicono che sono ad altissimo rischio trombosi. Incrocio le dita e spero di uscirne».
L’ex senatore della Lega, ormai ritiratosi dalla politica attiva, aggiunge inoltre che «il paradosso è che mia moglie non si è vaccinata, ha fatto il Covid e sta benissimo». «Non sono un NO-Vax, tant’è vero che mi sono vaccinato. Ma adesso ci penserei due volte».
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Queste persone sono uno pei pochi che data la loro posizione, si in(o)culano il farmaco sperimentale perchè impauriti, ma per davvero. Quindi poi si vede come il farmaco reagisce sui nostri corpi, avvelenandoti. Come la famosa Mara oramai paralizzata, la Famosissima Milva e Carrà, ecc. defunte o defunti, o con avversità dolose su tutto il corpo, sono un classico esempio. Eppure la narattiva continua. Scendiamo in piazza ogni giorno, prendimao congedi, non adiamo al lavoro, Chiediamo assistenza legale, ogni cosa, pur di far cadere questo castello di sabbia.
Verissimo. DOBBIAMO FARE QUALCOSA, MA IL CONDIZIONAMENTO é MOLTO AVANZATO. La pubblicità sanitaria e politica é equivalente a quella commerciale e produce gli stessi effetti sulle mass. A nostro avviso la soluzione può venire da GRUPPI di legali, medici, giornalisti NON CONTAMINATI che si organizzano rapidamente per l’ATTUAZIONE delle sentenze e l’APPLICAZIONE delle Leggi già in vigore.