Alieni Grigi di Roswell - Italiador
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Alieni Grigi di Roswell

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La vicenda ebbe inizio la notte del 3 luglio 1947, quando si verificò uno schianto nella contea di Chaves, situata 90–100 km a nord-ovest di Roswell, un’isolata cittadella del Nuovo Messico (USA) di 27.000 abitanti, per la maggior parte allevatori e soldati della vicina base aerea.

La mattina successiva, l’allevatore William Ware Mac Brazel trovò nel suo ranch alcuni rottami, costituiti da una grande quantità di lamine, asticelle e lattice. Il 6 luglio, Mac Brazel si recò a Corona per informare lo sceriffo, George Wilcox e mostrare i resti rinvenuti nella sua proprietà: il contadino decise di informare le autorità locali quando già in città circolavano voci riguardanti “dischi volanti”, come l’avvistamento di strani oggetti volanti non identificati da parte di due coniugi del luogo, i coniugi Wilmot, nella sera del 2 luglio.

Braze condusse lo sceriffo, accompagnato probabilmente da un militare sul luogo del ritrovamento per raccogliere ulteriore materiale da visionare e analizzare. Il primo rapporto parla di “pezzi di gomma, stagnola, carta piuttosto robusta, asticelle di legno e un filo di nylon” appartenenti ai resti di un oggetto di provenienza ignota. Furono inoltre apparentemente ritrovati alcuni corpi di Alieni riconducibili alla razza definita “Grigi”, alcuni in vita ed altri morti.

L’8 luglio 1947, il Maggiore Jesse Marcel della Roswell Army Air Field (RAAF), nel Nuovo Messico, emise un comunicato stampa, pubblicato dal quotidiano Roswell Daily Record, in cui veniva descritto il recupero di un oggetto volante non identificato da un ranch vicino Roswell, scatenando l’intenso interesse dei media.

Il giorno dopo arrivò la prima smentita dell’aeronautica, la quale dichiarò che era stato recuperato un pallone sonda, e non un “disco volante”. La tesi del pallone sonda fu il primo tentativo di gettare lo scompiglio su un evento reale, con una moltidudine di testimoni ed una montagna di prove fisiche.

Ancora oggi é possibile ascoltare la testimonianza diretta del figlio del Maggiore Jesse Marcel, ufficiale dei servizi segreti del 509° Gruppo Bombardieri del Campo Militare Aeronautico di Roswell che raccolse parte dei rottami prima che fossero raccolti tutti e trasportati presso una base militare per le analisi di retro ingegneria, insieme agli Alieni con cui cercare di stabilire qualche tipo di comunicazione.

All’epoca dei fatti il figlio del maggiore, Jesse Marcel Junior era adolescente e suo padre in piena notte, appena tornato dal lungo sopralluogo, aveva portato con se del materiale con caratteristiche fisiche mai viste prima e Top Secret, da mostrare al figlio e la moglie. IL Maggiore Marcell, poichè minacciato dai suoi superiori, fu poi costretto a ritrattare la sua testimonianza pubblica ed accettare di farsi fotografare vicino a del materiale non appartenete al disco ma riconducibile al pallone sonda. Il Maggiore J. Marcel Sr fu in seguito promosso e trasferito, mentre il figlio J. Marcel Junior crescendo seguì le orme del padre fino ad arrivare la grado di colonnello dell’Aeronautica.

La strana coincidenza dell’incidente di Roswell risiede anche nel fatto che l’UFO (forse più di uno) era per così dire in perlustrazione in un’area molto importante, da essere sorvegliata, poiché il  509º Bomb Group dell’Ottava Air Force Roswell, era la base da cui partì il bombardiere con le prime due testate nucleari utilizzate contro il Giappone nella 2° Guerra Mondiale.

E’ cosa nota nell’ambiente ufologico, che gli Extra terrestri siano particolarmente interessati e preoccupati per l’uso improprio di energia nucleare sulla Terra, in consederazione del fatto che l’energia atomica mal usata, potrebbe produrre irreversibilmente modificazioni del genoma umano.

 

 

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