Alle elezioni per il rinnovo del Senato e della Camera alle ore 23 ha votato il 63,91% degli aventi diritto, quando i dati sono relativi a oltre 7.904 comuni su 7.904. Il 36,09% degli Italiani si é ASTENUTO, diventando di fatto il primo partito in Italia.
Lo si rileva dal sito del ministero dell’Interno.
Nella precedente tornata elettorale del 2018 alla stessa ora si era recato alle urne il 73% degli elettori. Si tratta del dato più basso mai registrato per le elezioni politiche, con oltre 9 punti in meno rispetto al 2018
I dati sull’affluenza alle politiche segnano un nuovo calo. Un fenomeno che è diffuso in tutte le regioni ma è particolarmente forte al sud, dove diserta le urne quasi la metà degli aventi diritto. Rispetto al 2018 fra le regioni che registrano il minor calo dell’affluenza ci sono Lazio, Lombardia, Sicilia (dove si è votato anche per le elezioni regionali), Toscana e Friuli-Venezia Giulia. Relativamente alta l’affluenza anche in Emilia-Romagna, mentre i dati più bassi si registrano in Campania, Sardegna e Calabria. Alle precedenti politiche invece era stato proprio il Sud a trainare i dati di affluenza rispetto al passato.
Analizzando le tendenze, le rilevazioni di Youtrend evidenziano che i numeri sono in minor calo nei comuni dove ci sono più laureati, più occupati e con maggiore presenza di stranieri mentre diminuiscono ulteriormente dove c’è maggiore presenza di disoccupati e dove c’è una minor presenza di stranieri.
Ancora, analizzando i dati pervenuti alle 19, in base alle caratteristiche dei Comuni, l’affluenza cala maggiormente in quelli meno popolosi e con il reddito inferiore rispetto a quelli più popolosi e con il reddito medio più alto.
Interessante, ma con l’astensionismo, che ritengo utile solo se non vanno il 100%, ha portato ad a vere ancora i soliti partiti a farne da padrone. Se invece, al contrario i 47% dei votanti(che non ha votato), avrebbero votato i partiti anti sistema, la cosa sarebbe diversa, avremmo percentuali minori di PD, M5S, Lega, FI, FDI…. Quindi si è voluto, non votare mantenere le cose come sono.