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Australia, stop ai prestiti per nuove auto a benzina e diesel dal 2025

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La Banca Australiana smetterà di approvare prestiti personali per nuove auto a benzina e diesel dal 2025.  Sasha Courville, Chief Impact Officer, ha affermato “Cessando i prestiti automobilistici per i nuovi veicoli a combustibili fossili, stiamo inviando un segnale al mercato australiano sulla rapida accelerazione nella transizione dalla combustione interna ai veicoli elettrici, che ci aspettiamo di vedere nei prossimi anni”.

Potremmo dire che il governo australiano ha un nobile proponimento, se non fosse che:

1) Il governo decide unilateralmente quando e come avviare la transizione da fossile ad elettrico.

2) Le vetture elettriche costano molti soldi ed i prezzi non sono accessibili a tutti i consumatori

3) Le vetture elettriche sono pericolose, hanno le batterie che scoppiano

4) La sostituzione delle batterie e lo smaltimento é costosissimo

5) Le vetture elettriche hanno mediamente un’autonomia di 350/400 Km, quindi al massimo ci si può allontanare di 200 Km se si vuole tornare a casa.

6) Il tempo di ricarica é lunghissimo e se ci si trova in strada, bisogna augurarsi che la colonnina di ricarica, sia libera e pazientare per alcune ore nella migliore ipotesi.

7) La diffusione delle colonnine sul territorio é minima. (sia in Australia che in Italia)

8) La vettura elettrica, con la tecnologia attuale, NON é la soluzione giusta e definitiva per eliminare il fossile.

Conclusione, da oltre 120 anni le vetture hanno mantenuto lo stesso sistema di propulsione, ora in pochi anni affrettatamente, si vuole cambiare radicalmente la tecnologia scegliendo un’inappropriata e poco funzionale tecnologia.

Non vale la pena continuare con qualche studio più approfondito e trovare una soluzione soddisfacente e definitiva per i prossimi 100 anni, tipo motore ad idrogeno, ad acqua o elettromagnetico?

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One comment

  1. Fine della libera concorrenza, e inizio della dittatura del sistema soviet? Abbiamo cercato di combattere per anni il soviet e alla fine è diventata la nuova realtà

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