Benvenuti a New York, città piena di criminalità, sporcizia ed abbandono - Italiador
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Benvenuti a New York, città piena di criminalità, sporcizia ed abbandono

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New York 11 Settembre 2020 – Disoccupazione-record, criminalità, sporcizia e abbandono: la Grande Mela sprofonda nel degrado, è urgente salvarla. Lo dicono oggi 160 tra le maggiori imprese newyorchesi, in un appello congiunto rivolto al sindaco Bill de Blasio. “Vogliamo un messaggio forte e coerente – si legge nella lettera aperta al sindaco – che i nostri dipendenti, clienti e visitatori possono tornare in un ambiente sicuro e sano. Il ritorno in città non ci sarà finché le preoccupazioni sulla sicurezza e la qualità della vita nelle nostre comunità non saranno affrontate”.

La mobilitazione del mondo imprenditoriale fa seguito a un crescendo di segnali allarmanti. Il New York Police Department nei giorni scorsi ha rivelato il drammatico aumento dei reati violenti: rispetto all’estate scorsa le sparatorie sono salite di oltre il 100%, gli omicidi del 50%. Il bilancio municipale è sull’orlo della bancarotta con un deficit di 9 miliardi e si ventila la possibilità di 22.000 licenziamenti tra i dipendenti pubblici. Diversi servizi dai trasporti alla nettezza urbana hanno già subito tagli e il risultato è visibile nella raccolta dei rifiuti. I peggioramenti sono più visibili nei “boroughs” meno ricchi come il Bronx, e relativamente meno a Manhattan, ma il senso d’insicurezza è diffuso e secondo le aziende può compromettere una ripresa economica già difficile. Il ritorno al lavoro avviene al rallentatore perché molte imprese preferiscono prolungare lo smartworking ma anche questo accentua i danni economici: fino alla scorsa settimana solo l’8% degli uffici si erano ripopolati. Un sondaggio del New York Times tra le aziende newyorchesi indica che solo il 52% pensa di riportare la manodopera in ufficio entro luglio 2021. E le conseguenze si sentiranno a cascata perché dalle locazioni di uffici il comune di New York ricava il 10% del suo gettito fiscale.

[Omissis…]

Fonte: Repubblica – Federico Rampini – 11 Settembre 2020


CONCLUSIONE
L’articolo parlava di una situazione del 2020, ora lo scenario generale é fortemente peggiorato.

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