Bergoglio telefona a Gino Cecchettin

Papa Bergoglio ha telefonato a Gino Cecchettin, papà di Giulia, la studentessa 22enne veneta assassinata lo scorso 11 Novembre 2023. Lo ha rivelato lo stesso Gino durante la presentazione ieri a Padova del libro dedicato alla figlia dal titolo “Cara Giulia”, al teatro Verdi. La notizia – confermata anche dal direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni – è stata diffusa da testate locali.

La telefonata, ha raccontato Gino Cecchettin, è giunta tramite il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei: “È stato lui a chiamarmi dicendomi: ‘Ti passo il Santo Padre’.

Io ho un rapporto con i ‘piani sopra’ un po’ equivoco”, ha spiegato l’uomo, “ma per quanto uno non ci creda, comunque lui rappresenta due miliardi di persone e quando senti le sue parole, senti due miliardi di persone che ti danno una pacca sulle spalle e ti sostentano. Questo è uno dei regali di Giulia”.  affaritaliani.it

Fonte: ImolaOggi – 7 Marzo 2024

COMMENTO

Le vittime di omicidio in Italia sono più numerose tra gli uomini!!!

Nel 2022 si sono verificati in Italia 322 omicidi (+6,2% rispetto al 2021): 126 donne e 196 uomini.

Nel 2023 si sono verificati in Italia 330 omicidi (+2,5% rispetto al 2022): 120 donne e 210 uomini.

Allora perchè insistere con la propaganda dei “femminicidi”? Perché dare tanto risalto all’omicidio della povera Giulia Cecchettin? Perché é stato creato a dismisura una campagna mediatica sulla figura della studentessa veneta? Perché Gino Cecchettin ed altri, si son dati un gran da fare per amplificare una tragedia che, NON é stata solo la loro ma di altre centinaia di persone? Perché NON equiparare gli omicidi di donne a quelle degli uomini che sono anche in numero maggiore?

A seguito dell’omicidio di Giulia Cecchettin, abbiamo assistito ad un’interminabile raccolta di: interviste, collegamenti in diretta, trasmissioni televisive, “talk show”, funerali “di stato” con tanto di maxi schermo in piazza a Padova, laurea “Post Mortem” con cerimonia, dislocazione di una panchina rossa nell’ateneo dedicata a Giulia, per non dimenticare, un anno sabatico giustamente preso dal padre per meglio decantare il lutto, la pubblicazione di un libro a tempo di record (in soli 3 mesi), per ricordare il dramma, la telefonata di Bergoglio a Gino Cecchettin in occasione della pubblicazione, la telefonata di Sergio Mattarella sempre a Gino Cecchettin per la stessa occasione come riportato dalla stampa, il progetto in cantiere per realizzare un “docufilm” e per finire, già si parla dell’immancabile Partito Democratico che per le Europee potrebbe candidare Gino Cecchettin come esempio di lotta al “patriarcato”. Insomma, noi non aggiungiamo altro, ognuno faccia le debite considerazioni e tragga le sue oneste conclusioni, se ci riesce.

Val. In.