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Calcio, Italia-Israele, l’apoteosi del doppio standard

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Italia-Israele, l’apoteosi del doppio standard: Russia da sanzionare e censurare, lo Stato ebraico da trattare come normale (…)

Per chi non avesse ancora compreso quanto la classe dirigente occidentale sia profondamente intrisa di falsità e ipocrisia sarebbe bastato sintonizzarsi su RAI1 il 14 Ottobre 2024 alle 20,30 per vedere in diretta la partita di calcio Italia – Israele, valida per la qualificazione alla fase finale dell’UEFA Nation League. In base ai dati auditel, oltre 7 milioni di spettatori hanno potuto assistere all’apoteosi del doppio standard e hanno visto la nazionale di calcio italiana giocare, in uno stadio blindato, contro la nazionale israeliana.

Nonostante gli equilibrismi visivi della regia televisiva e dei commentatori che hanno evitato accuratamente di mostrare e raccontare che i tifosi italiani hanno iniziato a fischiare e molto, si sono voltati dando le spalle al campo mentre risuonava l’inno israeliano, forse qualcuno tra gli oltre 7 milioni di spettatori si sarà chiesto come sia possibile che si giochi una partita ufficiale di calcio con la nazionale israeliana mentre è in corso il genocidio di Gaza, mentre l’esercito israeliano attacca e massacra impunemente civili innocenti, non solo in Palestina ma anche in Libano, Siria, Iraq.

Forse qualcuno avrà provato un senso di estraniamento e si sarà chiesto come sia possibile. Perché la Russia è bandita da ogni manifestazione sportiva (e culturale) e Israele no? L’obiettivo evidente è quello di stendere un velo omertoso di “normalità” per rendere accettabile Israele all’opinione pubblica occidentale. Poco importa se in conferenza stampa Ran Ben Shimon, l’allenatore della squadra di calcio israeliana, abbia manifestato piena e convinta adesione all’operato del governo di Netanyahu. Poco importa se qualche ora prima l’esercito israeliano ha violato per l’ennesima volta ogni principio di legge internazionale sparando sulla base UNIFIL e sui soldati della missione ONU.

Si accetta l’operato di Israele senza discutere. Si finge di non vedere. Si sposta l’attenzione. Spesso non si guarda nemmeno. (…)

Dopo un anno di stragi continue, dopo decine di migliaia di civili uccisi, dopo milioni di sfollati, dopo i bombardamenti a tappeto con il fosforo bianco, dopo le deportazioni e le torture, dopo le morti per fame, si scopre con sorpresa che le cannonate alla base dell’ONU per Crosetto sono un crimine di guerra.

Mattarella e Crosetto, del resto, sono in ottima compagnia. Dov’è Roberto Saviano, sempre pronto ad attaccare Putin e Bashar al-Assad (storpiando pure il nome)? Dov’è Damiano David ex leader dei Maneskin che si era esibito, in tacchi a spillo e calze a rete ovviamente, in un sentitissimo “Fuck Putin” durante un live? Dov’è la signora Segre, solitamente sempre prontissima a difendere i diritti e i principi fondamentali? Dov’è il mondo della Politica? Dov’è il mondo della Cultura? Dov’è il mondo dello Sport? Salvo rarissime eccezioni in Italia, come nel resto dell’Occidente, si evita in ogni modo di censurare davvero Israele. I numeri parlano chiaro: 14 pacchetti di sanzioni contro la Russia, zero sanzioni contro Israele.

L’Occidente è complice di Netanhiau. È complice di Israele e delle violazioni sistematiche di ogni risoluzione dell’ONU. L’Occidente accetta e giustifica servilmente ogni crimine di Israele. Da sempre è il grande tabù dell’Occidente.

Con l’accusa di antisemitismo, si impedisce di mostrare e di far vedere la realtà dei fatti. Il resto del mondo però vede chiaramente cosa è e come agisce Israele. Il resto del mondo lo considera uno stato colonialista che compie impunemente crimini contro l’umanità violando sistematicamente ogni regola del diritto internazionale. Per il resto del mondo è intollerabile l’impunità di Israele. Presto il resto del mondo presenterà il conto all’Occidente per tutto quello che NON ha fatto. Forse solo allora l’Occidente si renderà conto che Israele è la bomba a orologeria che ha fatto deflagrare definitivamente l’Occidente.

Fonte: Il giornale d’Italia – Marco Pozzi – 16 Ottobre 2024

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