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Carcere ai NON vaccinati: la proposta indecente del senato brasiliano

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Omettere o opporsi, senza giusta causa, in qualità di genitori o tutori legali, alla
vaccinazione obbligatoria di bambini o adolescenti, in situazione di emergenza sanitaria:
Pena: reclusione da uno a tre anni
“.

Tradotto: i genitori che rifiutano di vaccinare i figli durante una proclamata emergenza sanitaria rischiano fino a tre anni di carcere.

Il disegno di legge n.5555/2020
Sembra un incubo, la morte definitiva della libertà di scelta terapeutica e la perdita completa di sovranità sul corpo e la salute. Invece è scritto nero su bianco in una proposta di legge, la n. 5.555 del 2020, attualmente in discussione in Brasile. Ma questo è solo il primo comma dell’articolo 1 del disegno di legge, il resto, se possibile, è ancora peggio.

Fino a otto anni di carcere: punita anche l’informazione
Omessa presentazione, senza giusta causa, della vaccinazione obbligatoria in situazioni di emergenza di salute pubblica: Pena: reclusione da due a otto anni e multa. Alla stessa pena incorre chiunque crei, diffonda o propaga, con ogni mezzo, notizie false in merito ai vaccini del programma nazionale di immunizzazione o sulla loro efficacia, che in qualsiasi modo dissuada la vaccinazione”. E se sei un pubblico ufficiale “possono essere applicate doppie sanzioni, in aggiunta alle punizioni previsto da atti di illegittimità amministrativa”.

In pratica, se l’autorità pubblica decreta un’emergenza sanitaria, e sappiamo bene quanto controversa sia stata l’emergenza Covid, si rischiano fino a otto anni di carcere se non ti vaccini o anche se solo esprimi dubbi sull’efficacia e la sicurezza dei farmaci.

La proposta arriva dalla maggioranza
Al capitolo “giustificazioni” del disegno di legge è scritto che “non sottoporsi alla vaccinazione deve essere considerato reato”. La proposta di legge intende modificare il codice penale per tipizzare la condotta di non sottomissione alla vaccinazione obbligatoria, diffusione di notizie false sull’efficacia del vaccino e disincentivante l’adesione a un programma vaccinale.

A proporla il senatore del partito socialdemocratico, che si trova in maggioranza nel governo Lula, Angelo Coronel. Nell’ultimo aggiornamento sul sito del congresso brasiliano, del 21 dicembre scorso, è scritto che la proposta continua ad essere trattata. Viene discussa congiuntamente ad altri cinque disegni di legge che introducono altri reati sempre in materia vaccinale: per gli operatori sanitari che falsificano certificati vaccinali e per cittadini che non rispettano l’ordine di priorità stabilito dal governo sulle vaccinazioni.

Quasi tutti i brasiliani sono contrari
La proposta di legge era stata presentata nel 2020 e poi accantonata, ma è stata riabilitata alla discussione lo scorso dicembre, e ora – dopo le elezioni vinte da Inacio Lula da Silva – i promotori hanno la maggioranza al congresso, con buona pace della stragrande maggioranza dei cittadini brasiliani che, in un sondaggio, si sono espressi al 92% in modo contrario.

Se la proposta dovesse essere approvata e diventare legge il Brasile sarebbe il primo Paese al mondo a incarcerare, fino a otto anni, le persone che rifiutano di vaccinarsi o che si esprimono in modo sgradito alle autorità sul tema vaccini.

L’unica cosa che possiamo augurarci e che nessun altro Stato al mondo prenda esempio.

Fonte: Byoblu – Elisabetta Barbadoro    – 10 Febbraio 2023

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