Chi di vaccino ferisce, di scrocco perisce!!

Mettiamola così, Toti non sta uscendo dalle recenti vicende come un Santo pronto a varcare il soglio Pontificio, anzi.

Dalla semplice accusa di finanziamento illecito a favore del Comitato per Giovanni Toti Presidente, è stato un attimo passare alle accuse di falso in atto pubblico per avere taroccato i numeri ai tempi della pandemia.

Così, se le sue dichiarazioni a Tagatà del 2021 sono tornate a galla con una certa prepotenza, facendo riecheggiare per i quattro lati del globo quel “Chi imbroglia sui numeri va denunciato, Astrazeneca è sicura, i no vax sono stupidi e violenti“, l’interrogatorio di Spinelli non è che migliori le cose.

Il patron del Gruppo Spinelli, 84enne rampante definito ingestibile finanche dal figlio, ha candidamente ammesso di avere finanziato Toti, senza accusarlo apertamente, ma ponendosi quasi come vittima di un millantatore che prometteva soluzioni per tutti i problemi e, una volta eletto, non ha fatto niente.

A tutto questo, Spinelli ha aggiunto la descrizione di un Toti scroccone che anche ultimamente sarebbe andato a Montecarlo con la moglie e non avrebbe pagato il conto.

Ora, detto che il Presidente della Regione Liguria è innocente fino a prova contraria, ci teniamo a ribadirlo, ove mai venissero confermati anche i sospetti di falso in atto pubblico per lucrare sui vaccini, diciamo che in quel caso ne uscirebbe politicamente irrecuperabile, non tanto per il reato in sé, quanto per essere stato uno dei paladini del rigorismo sui vaccini ed essersi speso nella difesa di un farmaco, Astrazeneca, oggi sul banco degli imputati.

C’é da chiedersi se e quando la Magistratura inizierà a indagare sulla trasparenza degli altri Presidenti di Regione negli anni della pandemia. Siamo pronti a scommettere che le cronache avrebbero di che parlare.

Fonte: Il Giornale d’Italia – Aldo Luigi Mancusi  – 17 Maggio 2024