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Come ammazzare definitivamente il commercio

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I meno giovani ricorderanno certamente il tempo in cui si andava al negozio sotto casa per comprare tutto ciò che la mamma aveva dimenticato di comprare, oppure si andava al ferramenta per comprare il necessario per la manutenzione della casa. Quei bei tempi sono finiti, attualmente se si ha bisogno anche delle cose più semplici, si deve prevalentemente andare nei Supermercati, nei Centri Commerciali, oppure se si é più “sofisticati” ci si collega con il PC ad “Ammazzon” e si compra ciò che si vuole.

Il contatto umano é definitivamente abolito, non c’é più interazione umana, siamo ridotti ad un contatto impersonale scaffale-acquirente, devi solo cercare, guardare, comprare e andare fuori dai piedi   ….. avanti un altro. Amazon, società americana con sede a Seattle era partita come venditore on-line di libri e CD usati registrando un clamoroso fiasco, poi improvvisamente qualche genio ha capito che si poteva conquistare il mercato mondiale distruggendo i piccoli e medi commercianti, diventando la più grande catena distributiva del mondo.

I nostri commercianti appartengono ad una razza in via di estinzione, grazie alle grandi catene quali Leroy Merlin, Carrefour, Lidl etc etc. ed infine con la compravendita on-line. La cosa più drammatica é che il nostro governo non si sia neanche accorto del problema, non ha pensato di alleggerire la disoccupazione favorendo artigiani e piccolo commercio in maniera seria. Gruppi francesi, tedeschi ed altri che hanno limiti nell’aprire punti vendita nel loro paese, vengono a fare la “spesa” in Italia impoverendoci sempre maggiormente, portando una montagna di soldi fuori dall’Italia lasciando solo briciole.

Il nostro Paese, si sa, é terra di conquista, e chi dovrebbe difendere le classi più deboli non é in grado di farlo, noi abbiamo politici senza esperienze lavorative e professori, ovvero rispettivamente  incapaci e pessimi teorici che stanno dietro le cattedre senza avere alcun contatto con la realtà. L’Italia é sul baratro grazie a questi “signori”.

Non ci rimane che prendere coscienza che abbiamo bisogno di persone qualificate dal punto di vista lavorativo e non parliamo necessariamente di laureati ma di persone che nella vita hanno fatto e raggiunto obiettivi concreti e di successo. Speriamo in un futuro migliore ma soprattutto in una classe politica seria e preparata. Noi dal canto nostro, ricordiamo di favorire la piccola economia, se possiamo favoriamo i nostri negozianti, riduciamo gli acquisti da “Ammazzon”  salviamo il nostro commercio.

Val. In.

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