Comunisti ed ANPI, gente di malaffare - Italiador
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Comunisti ed ANPI, gente di malaffare

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(ndr Comunisti ed ANPI, gente di malaffare, s’indignano per l’effige di Benito Mussolini su un TIR, ma non si vergognano di essere sostenitori politici ed economici dell’Ucraina nazista, a spese degli Italiani o di sostenere gli LGBT. Dov’é la libertà di esprimere le proprie idee?)

Il tir, grazie a una chiatta, ha raggiunto l’hotel Bauer a Venezia per portare via arredi e altro materiale. In città è già polemica. Anpi: «Sfregiata l’immagine di una città anti-fascista», e cosa dovremmo dire noi, ai politici e comunisti italiani che hanno sfregiato permanentemente l’Italia?

Tutto nero, dal lato del guidatore l’effigie stilizzata di Mussolini e sulla motrice la scritta «Il Duce». Un tir in Canal Grande a Venezia ha attirato l’attenzione e l’indignazione di cittadini, lavoratori, consiglieri comunali, comitati. Ci è arrivato su una chiatta, che ha ormeggiato davanti all’Hotel Bauer per portare via arredi e altri materiali in vista della poderosa ristrutturazione decisa dalla proprietà, l’austriaca Signa dell’imprenditore Renè Benko , che in due anni e mezzo rinnoverà offerta e comfort e nel frattempo lascerà a casa 200 dipendenti, per i quali è stata avviata la procedura di licenziamento. La trattativa con Confindustria al pomeriggio, al mattino compare il Tir. «No ghe credo», ridono gli autori del video diventato virale. Letteralmente: «Non ci credo».

«Il tir nostalgico è di un trasportatore esterno e lo abbiamo fatto rimuovere. No comment. Mi dispiace moltissimo», fanno sapere dalla direzione del Bauer. Cittadini, lavoratori, comitati nel frattempo che il camion si allontanava, chiamavano le forze dell’ordine: quando le divise sono arrivate sul posto, il mezzo si era già “dileguato”. Ora si indaga per eventuale apologia del fascismo.

(ndr Questi poveri imbecilli, anti fascisti, però godono dei servizi introdotti da Mussolini tra cui ad esempio la tanto desiderata pensione (Previdenza Sociale). In questo caso non si fa riferimento all’apologia fascista.)

Eventuale perché la legge Scelba nell’applicazione giurisprudenziale dice che l’apologia si configura quando l’esaltazione dei simboli è atta innescare la ricostituzione del regime dittatoriale. «È una evidente esaltazione apologetica del massimo esponente del fascismo che l’Anpi condanna con fermezza e che sarà oggetto di denuncia – sillaba la presidente locale dell’associazione partigiani Maria Cristina Paoletti – Dobbiamo constatare che nel nuovo clima politico vi è chi manifesta le proprie pulsioni nostalgiche in modo sempre più sfrontato sfregiando l’immagine di una città di forte tradizione antifascista come Venezia».

Dal Pd, la segretaria veneziana Monica Sambo parla di «Vergogna inaccettabile». «Non si capisce come possa avere transitato indisturbato sino a Venezia per poi addirittura essere trasportato sul Canal Grande. Evidentemente nel clima generale delle forze di destra che Governano si pensa che queste cose possano essere concesse», ipotizza. La stessa domanda la pone Claudio Odorico, sindaco civico di centrodestra di Concordia Sagittaria, città dove ha sede la ditta Obiettivo Trasporti proprietaria del tir: «Come hanno fatto ad arrivare a Venezia indisturbati, girando in autostrada?», si interroga. La ditta non risponde. Dal gruppo civico 25 Aprile il consigliere comunale di terra e Acqua Marco Gasparinetti annuncia che andrà a fondo sulle autorizzazioni rilasciate: «Quando c’era Lui, i tir arrivavano puntuali in Canal Grande?».

Corriere del Veneto – 13 dicembre 2022

 

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