Una lunga inchiesta, quella dal nome “Scrigno”, risultato di anni di indagini del Nucleo investigativo del Comando provinciale dei carabinieri di Trapani sui rapporti tra mafia e politica nel Trapanese. Un’inchiesta che ha portato oggi, 12 aprile, a diverse condanne, tra cui quella per l’ex deputato regionale del PD (Partito Democratico) Paolo Ruggirello. Il tribunale ha inflitto a quest’ultimo 12 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, al termine del processo con rito ordinario.
L’accusa in aula era rappresentata dal pubblico ministero della Dda Gianluca De Leo che ha contestato a Ruggirello l’associazione mafiosa e chiesto la condanna a 20 anni. L’inchiesta che ha condotto al processo fu coordinata dall’aggiunto Paolo Guido e portò in carcere 28 persone, fra luogotenenti e gregari del boss Matteo Messina Denaro. Ruggirello, in particolare, era accusato di aver cercato il sostegno elettorale della famiglia mafiosa di Trapani, di essere stato punto di riferimento delle cosche nella politica regionale, di aver fatto vincere appalti ai clan e di avere incontrato il capomafia Virga in diverse occasioni. L’ex deputato regionale ha ammesso che il boss gli chiese, prima delle regionali del 2017, 50 mila euro in cambio di mille voti e di aver accettato soltanto per poter interrompere prima possibile la discussione e andarsene.
Fonte: AffariItaliani – 12 Aprile 2023