Corrado Augias, l'intellettuale comunista che non molla la poltrona - Italiador
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Corrado Augias, l’intellettuale comunista che non molla la poltrona

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Corrado Augias 88 anni suonati a fine gennaio p.v., non molla la poltrona in RAI, fino a ieri sera ce lo siamo ritrovato sul piccolo schermo, come dipendente o come libero professionista esterno non importa, perché comunque sta ancora li in bella mostra.

Atteggiamento da grande intellettuale di sinistra come da manuale, visto che secondo i comunisti la cultura appartiene a loro, preparato non perde occasione per fare propaganda di parte, mal celata, rigorosamente sui canali RAI lottizzati dall’ex PCI.

Noi rileviamo solo che ad una certa età, TUTTI ma proprio tutti dovrebbero andare in pensione, godersi la vecchiaia, togliersi dai “maroni” e lasciare spazio ai giovani di talento, quelli non raccomandati.

Si parla di disoccupazione, difficoltà di trovare lavoro, stipendi bassi poco incentivanti, ma come si può andare avanti in questo paese se vecchie cariatidi in tutti i settori, non mollano la scena?

Capiamo bene che coloro che hanno lavorato una vita ottenendo: denaro, privilegi, fama ed onori  abbiamo difficoltà a lasciare la presa ma un minimo di dignità dovrebbe pur essere rimasta oppure neanche più quella?

Val. In.

Corrado Augias é nato a Roma il 26 gennaio 1935, in una famiglia di origine francese, con antenati sardi per parte di padre ed ebraica per quella di madre. È sposato con Daniela Pasti, figlia del generale Nino Pasti, dalla quale ha avuto una figlia, la giornalista Rai Natalia Augias. (ndr. posto di lavoro, di padre in figlia).

Entrò in Rai nel 1960. Iscritto all’Ordine dei giornalisti dal 1º aprile 1969 come giornalista professionista, ha curato le corrispondenze da New York per la RAI dal 1966 al 1968 e in seguito da Parigi per i settimanali l’Espresso e Panorama. Nel novembre 1975 fu di nuovo inviato a New York per il quotidiano la Repubblica che sarebbe nato alcuni mesi dopo. (Era inviato di un giornale non ancora esistente?)

Collaboratore storico del quotidiano romano, si è occupato per vent’anni – dal 2001 al primo marzo 2021 – della rubrica delle lettere inviate dai lettori al giornale. Dal 2021 conduce, assieme a Giorgio Zanchini, il programma TV Rebus, in onda tutte le domeniche su Rai 3.

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