Covid-19 – Cambia l’orchestra, ma la musica é la stessa.

Un provvedimento venduto dal governo come “un segno di pacificazione”, come ha spiegato ieri il ministro della Salute Orazio Schillaci al Tg5.

Per il ministro, infatti, “dobbiamo guardare avanti” mentre “le condizioni pandemiche stanno migliorando e abbiamo bisogno di avere questi medici al lavoro nel sistema sanitario nazionale”. In realtà un contentino, l’ennesima presa per i fondelli visto che mancano i sanitari negli ospedali.

Inoltre é già previsto che i reintegrati siano ghettizzati e messi in reparti marginali, forse in qualche specie di scantinati a disposizione dei direttori sanitari, come nel miglior stile “apartheid”.

Restano invece le multe, comminate ai No Vax over 50 per aver rifiutato il siero genico, nonostante tutte le evidenze scientifiche che hanno confermato ormai la pericolosità.

Nulla importa al governo italiano se, tra le altre cose,  il dirigente della Pfizer sig.ra Janine Small, al posto del CEO Albert Bourla,  ha testimoniato al parlamento Europeo che Pfizer NON ha mai testato il vaccino.

La discriminazione continua. Il ministro Schillaci, calabrese di nascita, quasi conterraneo di Speranza, ha aggiunto: “i vaccini sono stati uno strumento indispensabile nella lotta alla pandemia” di Covid-19, “e rimangono da raccomandare alle persone fragili, agli anziani e alle persone più deboli”.

Conclusione: cambia l’orchestra, ma la musica é la stessa. Dobbiamo ancora difenderci.