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Da Homo Sapiens a Transumano

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Con il termine “transumanesimo” indichiamo quella corrente culturale, particolarmente diffusa nel territorio della Silicon Valley, che auspica il passaggio dall’Homo sapiens al Postumano. Alla base del movimento transumanista c’è la convinzione che il progresso tecnologico e scientifico rappresentino il meccanismo per il potenziamento delle capacità fisiche e cognitive dell’essere umano, il quale diverrebbe capace di superare i propri attuali limiti, sino a vincere persino l’invecchiamento e la stessa morte.

Si tratta, quindi, di un nuovo passo evolutivo, nell’ambito del quale l’essere umano non è più un semplice soggetto passivo dell’evoluzione stessa, ma è artefice di quest’ultima e ne veicola la direzione, intervenendo sul progresso tecnologico.

Sebbene la parola transumanesimo compaia per la prima volta negli anni Cinquanta, la nascita di questa ideologia, così come oggi la intendiamo, si è fatta strada a partire dagli anni ‘80, anche grazie al pensiero di uno dei suoi “padri fondatori”, Max More, che ha definito il transumanesimo come quella classe di filosofie che, tramite la tecnologia e la scienza, ricercano la continuazione e l’accelerazione dell’evoluzione di “una vita intelligente” al di là della sua forma umana e delle sue limitazioni.

L’ambizione finale del transumanesimo, quindi, è la realizzazione di un upgrade dell’Homo sapiens, nonché la progressiva liberazione dai limiti determinati dalla corporeità. Per realizzare questo scopo, è necessario il compimento di un processo di ibridizzazione delle caratteristiche e componenti biologiche umane con le macchine grazie alla tecnologia e alle nuove scienze come la biorobotica, la bioinformatica, la nanotecnologia e la neurofarmacologia.

Questo processo di ibridizzazione si può concretizzare nell’installazione di componenti artificiali e tecnologiche nel corpo biologico dell’essere umano al fine di potenziarlo sino a poter giungere, poi, alla completa sostituzione del corpo biologico con uno tecnologico. A sua volta, l’abbandono del corpo biologico potrebbe essere realizzabile attraverso il ‘mind uploading’, ossia attraverso lo scaricamento dei dati e delle informazioni della mente umana che finirebbero, poi, “caricati” su un supporto robotico. Si ipotizza, persino, di poter arrivare a caricare il cervello umano direttamente nel cloud.

“La ‘quarta rivoluzione industriale’ porterà a una fusione delle nostre identità fisiche, digitali e biologiche”.

‼️ Klaus Schwab – Chicago Council on Global  – Affairs 2020 ‼️

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2 comments

  1. Edoardo Fumagalli

    Questi sono pazzi!

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    • Di più. PAZZI CRIMINALI. Se qualcuno desidera questo tipo d’immortalità è libero di farlo. Se qualcun altro non ambisce a questi traguardi, sia libero di NON aderire.

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