Dal parlamento alle sfilate di moda.

Dal ministero alla sfilata di moda, potrebbe essere questa la giusta evoluzione di una “carriera politica”. Chiariamo subito che non abbiamo preso di mira Di Maio per qualche motivo specifico ma solo per ciò che rappresenta, ossia una casta che egli ed i suoi ex amici di partito hanno condannato all’inizio del loro mandato.

Il gruppetto di sfigati si presentò il primo giorno di scuola in parlamento, mal vestiti, in jeans e senza cravatta, come se fossero ad una riunione tra amici di liceo pronti per l’arrampicata … quella sociale ed economica.

Sono passate quasi due legislature ed ora i “ragazzi prodigio” appaiono spolverati e ben stuccati, pronti a stringersi alle poltrone e rinnegare tutti i principi a cui si sono ispirati e con cui hanno abbindolato il 32% degli Italiani, che avevano riposto in loro le speranze di un cambiamento.

Inutile dire che la fiducia é stata ampiamente tradita e a questi signori, senza arte ne parte, non rimane che pensare ad altre occupazioni, magari come modelli “VOLTA & GABBANA”