L’Aula della Camera ha approvato l’articolo 10 del Ddl sicurezza del governo che introduce nell’ordinamento il nuovo reato di “occupazione arbitraria di un immobile destinato a domicilio altrui“. Viene introdotto nel codice penale l’articolo 634-bis: carcere da due a sette anni per chi commette il reato.
Il nuovo articolo così recita: “Chiunque, mediante violenza o minaccia, occupa o detiene senza titolo un immobile destinato a domicilio altrui o sue pertinenze, ovvero impedisce il rientro nel medesimo immobile del proprietario o di colui che lo detiene legittimamente, è punito con la reclusione da due a sette anni. Alla stessa pena soggiace chiunque si appropria di un immobile altrui o di sue pertinenze con artifizi o raggiri ovvero cede ad altri l’immobile occupato”. Si procede d’ufficio “se il fatto è commesso nei confronti di persona incapace, per età o per infermità”.
La Camera ha approvato anche l’articolo 14 che prevede il carcere per chi impedisce con manifestazioni la realizzazione di un’opera pubblica o di una infrastruttura strategica. Nei mesi scorsi era stata ribattezzata norma “anti no-ponte” con riferimento alle proteste dei mesi scorsi contro il Ponte sullo stretto di Messina. La pena prevista è la reclusione fino a un mese o la multa fino a 300 euro, nel caso un blocco stradale o ferroviario effettuato con i propri corpi. Si prevede inoltre la reclusione da sei mesi a due anni se il fatto è commesso da più persone riunite. L’articolo 14 introduce dunque l’illecito penale in luogo dell’illecito amministrativo, attualmente previsto.
La seduta è stata poi sospesa in attesa dei pareri su alcuni emendamenti e riprenderà domani.
Fonte: RaiNews – 11 Settembre 2024
P.S. Se non si può lavorare, per le condizioni fisiche o per l’età avanzata, allora ci deve pensare lo stato, nel reciproco rispetto di diritti e doveri. Val. In.