Scade il 30 Giugno 2024 la possibilità di opporti alla pubblicazione dei tuoi dati personali pregressi, sul Fascicolo Sanitario Elettronico
Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) è uno strumento di controllo della salute dei cittadini tramite la raccolta dei dati, soprattutto genetici. È funzionale agli interessi delle grandi corporazioni farmaceutiche con le quali il governo italiano collabora. Il fascicolo sanitario elettronico contiene tutti i dati riguardanti visite, ricoveri, interventi, prescrizioni, analisi cliniche e vi è anche una specifica sezione farmaceutica in cui sono riportati i dati riguardanti la prescrizione e l’acquisto di farmaci. Tutti gli operatori sanitari sono obbligati ad alimentare il FSE, anche quelli privati.
Per chi vuole mantenere la riservatezza dei propri dati è essenziale, quindi, negare l’accesso al fascicolo sanitario elettronico, accesso che può avvenire da parte di altri operatori sanitari oppure, il che è l’elemento più inquietante, da parte delle pubbliche autorità nell’ambito delle esigenze di profilassi internazionale, cioè delle misure destinate alla prevenzione e gestione delle epidemie e pandemie.
Le procedure da seguire sono due.
La prima è la cancellazione dei dati anteriori al 19 Maggio 2020. Si tratta di una facoltà prevista dall’art. 12 del DL 179/2012 e dai decreti attuativi (DM 7.09.2023 e 11.04.2024) che potrà essere esercitata entro il 30 Giugno 2024. Non è necessario avere lo SPID o la CIE per l’opposizione.
La cancellazione si effettua accedendo a questo sito: QUI
Chi vuole utilizzare lo SPID o la CIE (ma non è necessario) può usare questo sito: QUI
Esercitando il diritto di opposizione al pregresso si vieta l’alimentazione del fascicolo sanitario elettronico con tutti i dati anteriori al 19 Maggio 2020.
Per i dati successivi è necessario revocare tutti i consensi alla consultazione del fascicolo sanitario elettronico. Questa procedura si può effettuare accedendo al sito della propria regionale partendo da questa pagina: QUI
ma in generale l’accesso online è possibile solo a chi è titolare di SPID, CIE o a chi ha attivato la propria tessera sanitaria. Si tratta in generale di opzioni che è meglio evitare.
Pertanto, occorrerà recarsi allo sportello della propria ASL di appartenenza per revocare di persona il consenso all’accesso al fascicolo sanitario elettronico.
La revoca dei consensi è disciplinata dall’art. 8 del DM 7.09.2023.
Anzitutto si stabilisce che la consultazione del fascicolo da parte di persone diverse dall’interessato e dall’operatore sanitario che ha inserito i dati nel FSE è possibile solo dopo che il paziente ha preso visione dell’informativa sulla riservatezza dei dati (c.d. “privacy”) e dopo la prestazione di un consenso libero, specifico, informato, inequivocabile e riferito alle singole categorie di dati. Per i minori il consenso viene concesso o negato dai genitori. Si può nominare un delegato per il rilascio o la revoca dei consensi. È possibile esercitare il diritto all’oscuramento dei dati sia in via generale sia in occasione delle singole prestazioni di servizi sanitari.
È opportuno revocare i consensi per le finalità di:
– diagnosi, cura e riabilitazione
– prevenzione
– profilassi internazionale ivi compresa la somministrazione di vaccini o di profilassi obbligatorie o raccomandate per soggetti diretti all’estero.
L’oscuramento riguarderà ovviamente i terzi, l’interessato può sempre accedere al proprio FSE.
La revoca del consenso non pregiudica l’erogazione delle prestazioni sanitarie.
Fonte: Avv. Alessandro Fusillo