Elezioni in Brasile, forse frode già al primo turno? - Italiador
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Elezioni in Brasile, forse frode già al primo turno?

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Domenica 2 ottobre 2022 oltre 156 milioni di brasiliani hanno votato per eleggere il nuovo presidente e il suo vice, tutti i 513 membri della Camera dei deputati, un terzo dei senatori, i governatori e i deputati dei 27 Stati di cui è composta la Federazione. Gli aspiranti presidenti sono sei ma la sfida è ormai ristretta ai due grandi protagonisti-avversari della politica brasiliana: l’attuale presidente Jair Bolsonaro del Partito liberale di destra (in carica dal 2019) e l’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva (in carica dal 2003 al 2010), candidato di un’ampia coalizione guidata dal Partito dei Lavoratori di sinistra.

In uno scenario estremamente polarizzato, Lula sperava di riuscire a superare la soglia del 50% più uno dei voti validi per essere eletto al primo turno, Bolsonaro puntava al secondo turno del 30 ottobre per intercettare gli elettori indecisi o anti-lulisti mentre, come avvenne nel 2018, continua a contestare la trasparenza delle urne elettroniche, denunciando possibili frodi. Tutti i sondaggi davano un vantaggio di oltre 10 punti percentuali all’ex presidente, che secondo le rilevazioni di Ipec (50% Lula – 35% Bolsonaro) e Datafolha (50% a 36%) poteva evitare il ballottaggio e aggiudicarsi già domenica la vittoria.

Settimo figlio di una coppia di contadini analfabeti, Luiz Inácio detto «Lula» nasce nel 1945 nella cittadina di Garanhuns, nello stato di Pernambuco. A sette anni si trasferisce a San Paolo dove lavora come venditore ambulante e garzone di lustrascarpe, a 14 diventa tecnico di tornitura meccanica (adolescente, perde il mignolo della mano sinistra al tornio), quindi entra nel sindacato dei metalmeccanici e sale fino alla presidenza. Nel 1979/1980 guida i grandi scioperi e viene incarcerato, per la prima volta, per 31 giorni. Fonda il PT ed è eletto deputato federale nel 1986. Dopo tre tentativi falliti, è eletto presidente nel 2002 e nel 2006. Lula è indagato e condannato, nel luglio 2017, nell’ambito dell’inchiesta Lava Jato per i reati di corruzione passiva e riciclaggio – il che gli impedisce di candidarsi alle presidenziali dell’anno successivo – e il 7 aprile 2018 finisce in carcere, dove resta per 580 giorni. Nel marzo 2021 ha riacquistato i diritti politici dopo l’annullamento per vizi tecnici da parte del Tribunale Supremo Federale di tutte le condanne. I reati di cui era stato accusato sono nel frattempo finiti in prescrizione.

Nasce nel 1955 nella cittadina di Glicério, nell’interno dello stato di San Paolo. Entrambi i genitori sono di origini italiane (la madre toscana, il nonno paterno di Anguillara, in provincia di Padova). Ad 11 anni si stabilisce con loro e i cinque fratelli a Eldorado, nella Valle della Ribeira. Si diploma all’Accademia militare e nel 1986, dopo aver denunciato in un articolo i bassi salari dei soldati viene arrestato per quindici giorni. È trasferito in riserva con il grado di capitano. Entra quindi in politica ed è eletto per sette volte alla Camera dei deputati (degli oltre 170 progetti di sua paternità, solo due però sono diventati legge). In trent’anni ha cambiato nove partiti. Corre alle elezioni del 2018 come candidato anti-sistema e anti-comunista, capitalizzando le proteste anti-PT per lo scandalo Lava Jato e il nascente populismo anti-partitico. È vittima di un attacco all’arma bianca durante la campagna elettorale, quindi sconfigge il candidato del PT Fernando Haddad (Lula era fuori gioco perché in carcere). Soprannominato il Trump dei Tropici, per le numerose affinità e dichiarazioni di amicizia nei confronti dell’ex presidente Usa, nel novembre 2019 ha lasciato il PSL per entrare nel Partito liberale con cui si è candidato per un secondo mandato.

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2 comments

  1. Bolsonaro è un presidente che è difficile da corrompere, basta vedere che ha lottato per il suo paese contro la mafia OMS. Lula, come si sà, è un corrotto, appena “uscito dal carcere” per competere con Bolsonaro. Strano?

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    • In Brasile sembra stia accadendo quanto verificatosi con Trump ed il magheggio della frode elettorale perpetrata da Biden ed amici di merenda

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