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La privatizzazione è il processo economico che sposta la proprietà di un ente o di un’azienda dal controllo statale a quello privato. Quella di Eni inizia nel 1995. In poco più di due anni e mezzo il Ministero del Tesoro ha collocato sul mercato circa il 63% del capitale di Eni, con un incasso complessivo di oltre 21 Miliardi di Euro, somma che in quegli anni ha costituito il maggior ricavato aggregato mai conseguito da un governo in Europa Continentale per la vendita di una singola società.
Peccato che se confrontiamo: l’incasso complessivo per la svendita di ENI (21 Miliardi di Euro) e ad esempio l’utile netto rettificato di competenza degli azionisti per l’esercizio 2022 di 13,3 Miliardi di Euro (in un solo anno), é facile comprendere come la svendita di ENI, azienda strategica per l’Italia, sia stato un danno incalcolabile, palesemente sbagliato che ha impoverito i cittadini di questo Paese, facendo invece arricchire poche persone. Follia Pura, grazie ancora ai comunisti di M.
Mentre le famiglie sono costrette a ridurre i consumi energetici e molte imprese a chiudere a causa dell’aumento dei prezzi, l’ENI privatizzata, continua a macinare miliardi di profitti. Enrico Mattei ha dato la vita per offrire agli italiani prezzi bassi mettendosi contro le 7 sorelle, un sacrificio che non é servito a nulla.
