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Forza Napoli, un’occasione da non perdere !

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L’arte di fabbricare i Fuochi d’Artificio è molto antica,  essa ha origine in Cina, dove fu creata la polvere nera (o pirica), già dal secolo VIII. Nell’area del Mediterraneo i fuochi d’artificio arrivarono verso il XII°.
Nel 1535 il trattato “De la Pirotechnia” di V. Biringuccio, descrive sia gli Artifici usati per scopo di guerra, sia quelli impiegati in occasioni di Festeggiamenti, in quanto anticamente gli artificieri militari, dovevano provvedere anche alla fabbricazione di fuochi da accendere durante gli spettacoli per celebrare la Vittoria. In seguito, l’impiego di Fuochi d’Artificio, si estese anche ad altre feste, come quelle Sacre e ad altre occasioni. Nel Secolo XVII° vi furono due scuole di Fuochi d’artificio, quella di Norimberga e quella Italiana, che si specializzò, ben presto, nella fabbricazione di Fuochi artisticamente elaborati, capaci di produrre effetti scenografici molto spettacolari. Agli inizi del XVIII° secolo, ebbero grande rinomanza i Ruggieri, padre e figlio, di Bologna, i quali eseguirono a Parigi i fuochi pirotecnici più belli e splendenti che si siano mai visti.

https://www.youtube.com/watch?time_continue=36&v=ZT7ve-JPSVY

La Scuola Napoletana
I fuochi d’artificio caratterizzano l’estate italiana ed i capodanno in molte località. Sono impegnate in questo settore circa 9 mila imprese nazionali. È la Campania la prima regione per specializzazione in fabbricazione di fuochi d’artificio con una settantina di imprese. Il fascino che i fuochi d’artificio esercitano sui napoletani è ben noto, a tal punto che ogni famiglia per esorcizzare la buona sorte a Capodanno rischia spesso la propria incolumità pur di festeggiare.
La tradizione è forte ed ancora molto presente ma probabilmente limitata alla vecchia tecnica e al fai da te. A nostro avviso varrebbe la pena per il singolo individuo rischiare meno ed affidarsi ad eventi pubblici per festeggiare. L’idea potrebbe essere quella di far organizzare dai singoli Comuni interessati un unico evento pubblico di grande spettacolarità (come mostrato nel video qui sopra) e scoraggiare singole e pericolose iniziative individuali. Forse per la Campania e Napoli in particolare, visto le capacità espresse nei secoli, è giunta l’ora di raccogliere la sfida di altri produttori esteri ed emularli nel realizzare nuovi spettacoli pirotecnici con nuove figure, colori e combinazioni. La creatività certamente non manca, il rinnovamento forse si !? Forza Napoli, mantieni alta la tradizione ma modernizzati !

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