Giorgia Meloni, un’altra macchietta della politica italiana

Giorgia Meloni, populista, ex baby sitter, orgogliosa borgatara della Garbatella, nasce come figlia della destra romana.

Poco più che adolescente aderisce al Fronte della Gioventù, fonda il coordinamento studentesco “Gli Antenati” poi milita in Alleanza Nazionale fino ad arrivare, neanche ventenne, a ricoprire il ruolo di responsabile nazionale di Azione studentesca, movimento “giovane” del partito.

In poco tempo e con una nonchalance stupefacente passa dal movimentismo delle origini a un taglio più istituzionale, aiutata anche da prestigiosi incarichi – quello di Vicepresidente della Camera dei Deputati.

Sbandiera senza batter ciglio tutta la spregiudicatezza e il cinismo di un leader in pectore quando non fa una piega nel mollare il mentore e scopritore Fini, proprio nel momento in cui questi si stacca da Berlusconi per le ben note vicende.

A nostro avviso si é dimostrata une vera opportunista, riuscendo a diventare il più giovane ministro nel governo Berlusconi, per poi trovarsi più volte in contrapposizione proprio con quest’ultimo.

Meloni é fondatrice e leader di Fratelli d’Italia. È bravissima nel mimetizzarsi e nel cambiare spesso le idee e le linee guida che dovrebbero caratterizzare il suo partito.

Insomma che dire: Giorgia Meloni é la classica macchietta che recita, su suggerimento di qualcuno, sul palcoscenico del teatro politico italiano.