La Gazzetta di Modena riporta infatti la notizia dell’innovativo “Veridis”, il braccialetto per ultra imbecilli, che potranno avere il loro Green Pass in bella vista.
Viene pubblicizzato per i boccaloni, con questo nuovo gadget frutto dell’informatica, si potrà fare gli acquisti nei centri commerciali senza perdere troppo tempo in fila… (n.d.r. chissà quanto tempo si risparmia) Il braccialetto ha impresso una miniatura del QR Code personale e sarà più comodo mostrarlo ai controllori abusivi.
Come al solito una notizia così imbarazzante la fanno passare come un qualcosa di geniale ed utile ad agevolare la nostra vita, ma in realtà è solo una vergognosa finestra di Overton verso il microchip sottocutaneo.
Noi ci fidiamo poco per definizione e siamo pronti a scommettere, felici di sbagliare, che se si andrà avanti col Green Pass sarà proprio il microchip uno dei prossimi passi.
Saremo definiti “complottisti”, ma ormai non è più un’offesa, ammesso che lo sia mai stata.
Ed ora ci chiediamo, ma per fare quattro soldi, questa nascente società non poteva pensare a qualcosa di più intelligente? O rientra nelle furbate tipicamente italiane?
hahahaha
Tra un po’ oltre al MICROCHIP proporranno anche il MICROCHOP. ! ah ah