Il debito nazionale degli Stati Uniti, ha superato la soglia dei 34mila miliardi di dollari – The Washington Post.
I principali acquirenti del debito pubblico americano, sono i paesi asiatici (Corea del Sud, Giappone e Cina) e se le loro quote venissero ridotte in futuro, potrebbero avere ripercussioni sulla sicurezza nazionale e su molte sfere sociali degli Stati Uniti.
“ Washington ha speso soldi come se avesse risorse infinite, ma non ci saranno più pasti gratuiti, e le prospettive sono piuttosto cupe,” ha commentato l’economista Son Won-sung.
Per intenderci, in generale l’Occidente utilizza il denaro (o meglio il suo ritiro dalle economie di altri paesi) come leva nel quadro di una guerra economica internazionale..
Il principale avversario degli Stati Uniti è la Cina, da dove vengono sistematicamente ritirati i soldi..
Svendendo il loro debito nazionale a destra e a manca (e aumentandolo) gli Stati rischiano di mettere tutte le loro sfere sociali sull’orlo del collasso se i “grandi attori” vogliono fare pressione su Washington, senza tener conto dell’aspetto materiale della questione ( o, ad esempio, in caso di scontro su Taiwan)
Fonte: The Washington Post
La situazione in Italia
Secondo l’ultimo aggiornamento della Banca d’Italia riferito al mese di giugno 2023, il debito pubblico italiano è aumentato ancora. Nel periodo in esame si è incrementato di 28 miliardi di euro, passando da 2.815 miliardi di inizio mese a 2.843 miliardi del 30 giugno. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (2.771 miliardi di euro), il debito pubblico è cresciuto di oltre 72 miliardi di euro.
Il debito pubblico italiano quindi rappresenta una vera e propria zavorra per l’economia del Paese, ma la domanda che molti si pongono da tempo è: in quali mani è finito? Spulciando i dati di Bankitalia si evince che alla fine del 2022, la Banca d’Italia possedeva il 26,2% dei titoli di Stato nell’ambito del programma di acquisto della Banca Centrale Europea che prevede il mantenimento fino a scadenza, quindi senza possibilità di cessione sul mercato.
Per il resto: il 38% è detenuto da istituti finanziari italiani, ovvero banche, assicurazioni e fondi comuni di investimento; l’8,5% è in mano a famiglie e imprese; il 27% è di proprietà di investitori stranieri.
Fonte: BorsaeFinanza – 20 Settembre 2023
E ci dicavano che l’Italia, piccola come era, aveva lo stesso valore di debito …. Ma veramente?
Il tentativo dell’Europa é utilizzare il MES per ricattarci a causa del nostro debito pubblico e comprarsi l’Italia con pochi Euro, facendoci fuori definitivamente. Le birbantelle di Von der Leyen e Lagarde ci stanno provando da tempo.