Il Governo e la rapina annuale del Bollo Auto - Italiador
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Il Governo e la rapina annuale del Bollo Auto

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Il 2022 è ormai finito e l’inizio del 2023 coincide per gli automobilisti nel pagare il bollo auto: anche se questa non viene utilizzata e rimane ferma in garage.

Si tratta infatti di una TASSA di POSSESSO e non più di circolazione. Un modo pseudo elegante per sodomizzare periodicamente gli Italiani, che senza fare una piega accettano tutto e di più.

Che volete, siamo «un popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori, di trasmigratori» e di imbecilli.

Come é noto la tassa varia da veicolo a veicolo in base alla potenza dello stesso (espressa in kW) e alla sua effettiva scadenza – legata al mese della prima immatricolazione riportata sul libretto.

Per quanto riguarda quest’ultima, c’è da sapere che il bollo auto va pagato entro l’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza: se il vostro bollo 2022 é scaduto, per esempio, a dicembre 2022, dovrete effettuare il pagamento della nuova rata tra l’1 e il 31 Gennaio 2023.

A quanto ammonta questo costo? L’importo del bollo auto varia a seconda della potenza in kW e della classe ambientale del veicolo.

Tanto per dare un esempio reale, la vettura di un nostro collaboratore vecchia di 12 anni  con una potenza di 120 kW, paga 369,20 Euro per l’intero anno, peccato però che abbia un valore commerciale (stabilito nella polizza assicurativa) di 6.300 Euro, quindi il bollo corrisponde al 5,8% del valore dell’auto. Una ENORMITÀ.

Insomma siamo nelle mani dei ladri di stato, visto che ogni anno dobbiamo pagare l’ennesimo pizzo mascherato da tasse dovute. Ma dovute a CHI?

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