I proprietari di cani residenti in Alto Adige devono sottoporre i loro cani ad una profilazione genetica. “In Alto Adige sono stati registrati più di 45.000 cani nei momenti di picco della pandemia”, sottolinea l’assessore provinciale Arnold Schuler. Ora il numero è leggermente diminuito, ma soprattutto nelle città sono aumentati i problemi legati alle deiezioni dei cani.
Per questo motivo il Consiglio provinciale ha introdotto nel 2020 l’obbligo di profilazione genetica dei cani con un’apposta legge. Dopo un periodo di transizione, prolungato di un anno a causa della pandemia, dal 2024 sarà possibile identificare gli escrementi dei cani abbandonati e i proprietari dei cani randagi.
I costi per la creazione del profilo genetico sono a carico del proprietario del cane ed ammontano a 65,00 Euro per il Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale. I veterinari privati, invece, stabiliscono le proprie tariffe. “La determinazione del profilo genetico deve avvenire al più tardi entro il 31 dicembre 2023”, afferma l’assessore Schuler ed invita i proprietari dei cani ad effettuare la procedura.
Le autorità locali, le istituzioni pubbliche e le Forze dell’ordine potranno quindi far controllare i campioni biologici e confrontare i dati con quelli del registro degli animali domestici a partire dal 2024. “Tutti i proprietari di cani che non avranno registrato i loro amici a quattro zampe entro il 1° gennaio 2024 potranno essere sanzionati”, avverte Paolo Zambotto, direttore del Servizio veterinario provinciale.
Fonte: Provincia di Bolzano – np/fg – 10 Febbraio 2023
Conclusione: Dopo l’obbligo del microchip sotto cutaneo per i cuccioi ora arriva anche la banca dati del genoma. Tutto per il totale controllo degli esseri viventi che con qualsiasi scusa devono imporre nuove restrizioni e vincoli.