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Potrebbe un prete androide riaccendere l’interesse per il buddismo? Può sembrare una mossa insensata, ma un tempio giapponese vecchio di 400 anni ha utilizzato un robot di nome Mindar per predicare sermoni.
L’androide di dimensioni umane, modellato come l’immagine di Kannon Bodhisattva, la dea buddista della misericordia, è stato introdotto nel tempio Kodaiji a Kyoto all’inizio di quest’anno (2019).
Anche se alcuni critici l’hanno paragonato al “mostro di Frankenstein”, Mindar è piaciuto ai monaci, che affermano che sta facendo miracoli per la tradizione spirituale fondata da Siddhartha Gautama oltre 2.500 anni fa.
“La grande differenza tra un monaco e un robot è che noi moriremo”, dice il monaco buddista Tensho Goto, sottolineando l'”immortalità” dell’androide.
“Mindar può incontrare molte persone e memorizzare molte informazioni nel tempo.
Si evolverà all’infinito.Il tempio è stato accusato di sacrilegio da alcuni critici, ma Goto respinge queste affermazioni.”Il buddismo non è credere in un Dio, è seguire il sentiero del Buddha”, aggiunge.”Non importa se è rappresentato da una macchina, un pezzo di metallo di scarto o un albero.”
Alto 195 centimetri, Mindar è realizzato principalmente in alluminio, anche se le mani, il viso e le spalle sono ricoperti di silicone per sembrare simili alla pelle umana.
L’androide è programmato per pronunciare un sermone di 25 minuti sul Sutra del Cuore, una scrittura buddista, mentre muove il busto, le braccia e la testa.
Mindar, che ha un corpo neutro rispetto al genere, è stato sviluppato come collaborazione tra il tempio Kodaiji e il professore di robotica Hiroshi Ishiguro dell’Università di Osaka, con un costo dichiarato di circa $ 1 milione.
Fonte: CNN – 28 Agosto 2019
Questo androide con intelligenza artificiale é veramente raccapricciante, i monaci si prostrano e si sottomettono alla macchina, una cosa davvero preoccupante. Dove andremo a finire di questo passo?
