Riceviamo e volentieri pubblichiamo
L’essere umano ha un problema, non può sopportare tanta verità.
Di conseguenza, poiché non può sopportare tanta verità, il sistema mentale si pone in una zona di sicurezza.
Il profeta o il mistico hanno un problema, vogliono conoscere la verità, e poiché vogliono conoscere la verità, sono totalmente dissociati dalla società, perché la società non vive nella verità, vive in un tenebroso sistema di sicurezza.
Pertanto, il mistico è come un folle nella società, non lo capisce nessuno, perché come la società è matta, devono classificare chi è davvero sano di mente come un matto, ma è la società che è matta e sposta la follia di chi vede la realtà.
Non so se mi spiego, se voi vedete profondamente la realtà, siete molto marginali nella società.
Perché la società non può sopportare tanta realtà.
Perché le persone hanno bisogno di auto-ingannarsi per continuare a vivere.
Il problema della società è che non può rivelare troppi autoinganni.
Il mistico si che ne ha bisogno se vuole contattare la divinità.
Il mistico ha bisogno di liberarsi dei sistemi di autoinganno, almeno dei propri, può vedere gli inganni della società, ma i propri sono quelli che devono essere rimossi, altrimenti non c’è modo di connettersi.
Quindi il lavoro è liberarsi dagli autoinganni.
Qual è la radice dell’autoinganno?
La mente!
Perché la mente è progettata per il sistema dell’autoinganno, per la sopravvivenza.
Di conseguenza, la mente umana mi fa partecipare a tutti gli autoinganni per non essere escluso dal sistema.
Quindi il problema del mistico è che può vivere una doppia vita.
È così connesso all’essenza che percepisce il mondo come se fosse tutta una menzogna, ed è tutta una menzogna, ma deve vivere come se fosse tutto vero.
Pertanto, la vita del mistico è complicatissima perché deve vivere consapevolmente una menzogna.
E deve vivere dentro di sé una verità che non può essere condivisa con nessuno.
Autore: Mario Sabán, Dottore in Filosofia, Antropologia, Psicologia, Storia, Teologia e Matematica Applicata.